Pooh: Un po' del nostro tempo migliore (1975)

 PUBBLICO QUESTA SCHEDA SU RICHIESTA. BUONA LETTURA.

Dopo la metà degli anni ’70 e con l’estinguersi del Prog, nacque in Italia un filone leggero-sinfonico che ebbe un gigantesco impatto commerciale. 
Si trattava di uno stile mutuato dal progressive nella sua accezione più romantica, ma molto più semplificato nella struttura e nei contenuti e completamente asettico sul versante rivendicativo. 

 Protagonisti: un esercito di gruppi sospesi tra pop e balere, ma che ad un tratto assursero a leader delle hit parade con brani tanto melensi quanto al limite del provincialismo. In certi casi comunque, supportati da produzioni a livello internazionale che testimoniavano quanto quel genere fosse redditizio anche per il mercato estero. 
Un nome su tutti: i Panda che nel 1978 sotto l’egida di Niko Papathanassiou (fratello di Vangelis) rivisitarono col nome di “Notturno” la Danza del Principe e della Fata Confetto di Tchajkovski

 I Panda però, non erano che la punta dell’iceberg: la tendenza a edulcorare e sinfonizzare qualunque melodia possibile, pareva avesse pervaso tutta Italia: dagli Albatros di Toto Cutugno ai Collage e dalla Prima volta di Andrea e Nicole alla Ragazzina dell’ex New Dada Franco Jadanza, battezzatosi per l’occasione Luca D’Ammonio
Ricordiamo poi la Schola Cantorum, i Romans, Santarosa, i Daniel Sentacruz Ensemble, gli Armonium, gli Aequator, i Beans, i Santo California, Gli Alunni del sole, I vicini di casa, il Giardino de Semplici e qui ci fermiamo perchè l'elenco sarebbe troppo lungo
.
Una sorta di controrivoluzione populista insomma, da far impallidire persino i Cugini di Campagna la cui “Anima Mia” fu già nel 1972 un buon esempio di italianizzazione del glam angloamericano. 

Ma chi fu realmente il colpevole di questa nuova ondata del Pop italiano? 

 Invero sarebbe sbagliato parlare di “colpe”, ma ciò che in effetti diede il La alla massificazione di quello stile, fu sicuramente l'enorme successo ottenuto dai Pooh. Precisamente negli anni in cui collaborarono col produttore Giancarlo Lucariello: da “Opera prima” a "Forse ancora poesia" che segnò la fine della loro collaborazione.

In origine un gruppo Beat, nel 1971 i Pooh trovarono in Lucariello un tesoro, ma allo stesso tempo una minaccia per la loro integrità di autori votati consapevolmente alla forma-canzone e pur se i risultati iniziali furono eclatanti (Pensiero, Tanta Voglia di Lei, Alessandra, Parsifal), intorno al 1975 tutte le magnificenze orchestrali, le volute barocche e i continui richiami al tardo romanticismo iniziarono a star loro stretti.  
Negrini lo aveva capito e continuava a litigare con Lucariello e Riccardo Fogli se n’era già andato da tempo:ovvio sintomo dell'insoddisfazione di quattro musicisti in gabbia e per giunta stressati da un preoccupante calo delle vendite.

La fine dell'era sinfonica dei Pooh lasciò dunque un vuoto incolmabile nella canzone italiana, che a quel punto venne coperto da chiunque sapesse imitarli anche a costo di cadere nel patetico.  E così accadde.

Comunque sia, pur se ritenuto da molti il vertice creativo dei Pooh, "Un po' del nostro tempo migliore" fu in realtà il loro disco più plagiato dal produttore napoletano e mentre Negrini, Facchinetti, Canzian, Battaglia e D’Orazio avrebbero probabilmente voluto muoversi in altre direzioni - come poi testimoniò il loro primo album autoprodotto “Poohlover” la cui prima canzone si chiamava non a caso “Il primo giorno di libertà” – la CBS e Lucariello continuarono a tenerli vincolati a cliché ormai prosciugati

Nell’album gli spunti geniali non mancarono di sicuro: Facchinetti si dimostrò superbo, D’Orazio emerse anche come autore in “Eleonora mia madre”, gli arrangiamenti, i suoni e la resa acustica furono ineccepibili e Negrini superò se stesso in “Il tempo, una donna, la città”, 

Sul disco però gravò impietosa la ripetitività, l’eccessiva levigatezza e una pomposità ormai quasi più necessaria che realmente ispirata 

Gradevole ma fazioso il Preludio iniziale, aggraziate ma pesanti le successive Credo, Una storia che fa ridere, Oceano e la rinascimentale Fantasia
Autoindulgente Mediterraneo con un tema reiterato all’infinito. 
Giocata invece su abusate progressioni discendenti Eleonora mia madre. Tracotante nella sua bizantina magnificenza la closing track Il tempo, una donna, la città

Fortunatamente, il divorzio con Lucariello era alle porte e malgrado quei gioielli che ancora oggi tutti noi serbiamo nel cuore, credo francamente che il gruppo avesse fatto bene a chiudere quella parentesi.
Con Lucariello i Pooh diventarono sicuramente adulti, ma a volte, è meglio una buona canzone Pop che voler strafare a tutti i costi.

167 commenti :

UGO ha detto...

GRAZIE JOHN X LA SCHEDA SUI POOH.DEDICO AD ALIANTE LA LETTURA DELLA SCHEDA E PURE A MARIO CX CHE L'AVEVA RECLAMATA IN PIù OCCASIONI!SEI STATO COME SEMPRE VERO E SFERZANTE COME è GIUSTO CHE SIA MA SICCOME IO OLTRE AD AMARE IL PROG E IL POP SINFONICO SON PURE ROMANTICO PERMETTIMI(SOLO IN QUESTO UNICO CASO!)DI NON ESSERE PIENAMENTE D'ACCORDO SULLA TUA DISAMINA MA IN TAL CASO LA MIA PARZIALITà DERIVA DA SITUAZIONI NOSTALGICHE!GRAZIE ANCORA X AVERCI REGALATO QUEST'ALTRA PERLA ..UGO!

Lory ha detto...

"Le recensioni non si fanno con la malinconia" direbbe JJ, vero?

J.J. JOHN ha detto...

Si, più o meno.
Anche perchè se dovessimo recensire i Pooh in base a tutto ciò che hanno suscitato, ci vorrebbero tre blog.

A chi mi ha chiesto via Mail qual'è il mio album dei Pooh preferito, risponderei "Boomerang" e "Viva": giudizio moooolto nostalgico, ça va sans dire.

aliante ha detto...

Grazie a Ugo per la dedica e a John per la sua scheda.

Una curiosità:

Secondo voi questo album può essere stato fonte di ispirazione per la Locanda delle fate?

Mi riferisco in particolare al brano "Oceano", secondo me similare come poetica delle liriche e per la struttura pianistica.

Intendiamoci:

Non voglio dire che la Locanda sia identica ai Pooh, però magari hanno preso qualche spunto.

Cosa ne pensate?

U G O ha detto...

BE IN BOOMERANG SI COMINCIANO AD INTRAVVEDERE(A MIO AVVISO)QUELLE MENATE CRETINE O PERLOMENO BANALI CHE POI TROVEREMMO IN ALTRI DISCHI(CHI FERMARà LA MUSICA!)MA D'ALTRO CANTO AVEVO SOLO 13 ANNI QUANDO USCI E RICORDO LO PAGAI 6000 LIRE ED ASPETTAI CHE IL RAPPRESENTANTE DELLA CGD LO PORTASSE IN NEGOZIO!QUANTI RICORDI E COMUUNQUE IL PEZZO + BELLO DI BOOMERANG RESTA LA SIDE B DEL 45 CERCAMI OSSIA GIORNO X GIORNO GRAN PEZZO PERMEATO DI UN ECCELLENTE REALISMO MA NON INCLUSO NEL LP!IN DEFINITIVA DELLA DISCOGRAFIA DEI POOH DOPO PARSIFAL E UN PO DEL NS....IL 33 CHE PREFERISCO è POOHLOVER SIA X LA MUSICA(+ROCK DOPO LA SCISSIONE DEL SODALIZIO CON LUCARIELLO)CHE PER I TESTI CHE TRATTAVANO DI TANTE DIVERSITà L'OMOSEX(PIERRE)I ZINGARI(GITANO)LA RICONQUISTATA LIBERTà(IL 1^GIORNO DI LIBERTA)LA PROSTITUZIONE(TRA LA STAZ.E LE STELLE)E I TEMI EPICI DOVE IL GRANDE DODY SFOGGIA UN ASSOLO INDIMENTICABILE(PADRE DEL FUOCO-DEL TUONO-DEL NULLA)E PURE DI E.T.(UNO STRANIERO VENUTO DAL TEMPO).DA QUEL DISCO è PARTITA LA MIA PASSIONE X LA MUSICA E PER TUTTO IL PROG ITALIANO OLTRE CHE DELL'HARD'N'HEAVY DEL PUNK ETC.(A PARTE IL REGGAE CHE RESPINGO A PRIORI),GRAZIE X L'ATTENZIONE UGO

U G O ha detto...

A MIO AVVISO OCEANO ASSIEME A 1966 SONO TRA I PUNTI + ALTI DEI POOH SPECIE X FACCHINETTI STRABILIANTE E PER L'USO DEL CLAVICEMBALO OLTRE CHE DELL'ORCHESTRA.SARà UN PO DEL NS...PURE UN DISCO RIDONDANTE O COME SCRISSE UN CRITICO CHE ORA NON RICORDO "DISCO PERMEATO DI UN DECADENTISMO ANGOSCIANTE"MA IO LO PREFERISCO ALLE BOIATE CHE TROVIAMO NEL TRITTICO DEI VIAGGI(PERIODO 83/85)DOVE ASIA NON ASIA RAPPRESENTA IL LORO PUNTO + BASSO.PERO DAL 75 AL 85 CHE PARABOLA DISCENDENTE SOLO IN PARTE RECUPERATA QUA E LA DA QUALCHE PEZZO MAGNIFICO(UOMINI SOLI)E DA QUALCHE STRUM.DOVE I POOH SE SOLO VOGLIONO DIMOSTRANO DI COSA SON CAPACI.......IL SOLITO UGO

J.J. JOHN ha detto...

Non voglio nemmeno per un momento occuparmi dei Pooh perchè ci mancherebbe.

Però, avendo avuto una fitta corrispondenza con Valerio Negrini, volevo precisare che in "Boomerang" ci sono alcuni tra i suoi testi più intensi: "Ci penserò domani", "Quaderno di donna" e "Classe '58".
Altro che "menate cretine". Per cortesia.

"Viva" contiene invece "Una donna normale" e "Notte a sorpresa" che secondo me e secondo lo stesso autore erano dei veri e propri "affreschi di vita".

Paragonarli alle successive leggerezze degli anni '80 non è in nessun senso accettabile.

Comunque sia, questo sito riguarda il periodo 67-77. e di lavori come "Asia non Asia" non ne vorrei nemmeno sentir parlare.

Sul decadentismo di "Tempo migliore" non ho dubbi. Per quello infatti vendette poco, malgrado il nome Pooh e la loro popolarità.

ugo ha detto...

in effetti x menate cretine mi riferivo solo al brano CERCAMI il resto del lp aveva pezzi interessanti e almeno fino a BUONA FORTUNA sono stati piu che dignitosi.quello che ha seguito dopo be lasciamo stare!!!ugo

U G O ha detto...

A PROPOSITO DI RICCARDO FOGLI JOHN A ME RISULTA CHE IL SUCCITATO ABBIA INCISO NEL 78 UN DISCO DAI TONI PROG DAL TITOLO "MATTEO" E POI PUBBLICATO SOLO NEL 1999 DALLA RARO RECORDS NE SAPEVI QUALCOSA TU IN MERITO? CIAO UGO

J.J. JOHN ha detto...

Si, forse l'ho citato da qualche parte.
"Matteo" venne inciso nel 78 ma mai pubblicato. Lo ha poi stampato in CD la rivista "Raro" nel 99.
Era un concept che parlava di un uomo che ha vissuto al contrario: nato anziano e morto neonato.
Off topic per me.

Anonimo ha detto...

Condivido che i Pooh fecero bene a lasciare Lucariello: si stavano incartando tra orchestre e testi sofisticati... Le hit che hanno iniziato a sfornare con l'autoproduzione stanno lì a dimostrarlo. Però, anche se il loro rock sinfonico non era del tutto sincero, le vette artistiche di "Un po' del nostro tempo migliore" non le hanno più raggiunte. E con gli anni ottanta anche il loro ottimo pop è evaporato. Peccato, perché, contentandosi di vendere qualche disco in meno, avrebbero potuto passare alla storia non solo per la loro longevità ma anche per la qualità di una proposta musicale che, invece, col tempo, è drammaticamente calata.

UGO ha detto...

GIUSTO ANONIMO PERCIò IO PREFERIVO QUEL "DECADENTISMO ANGOSCIANTE"COME QUALCUNO LO DEFINI AL BUONISMO DEGLI 80 GONFIO E A TRATTI IRRITANTE!PERO POOHLOVER E ROT RESP.PUR ESSENDO POP-ROCK E NON PIU SINFONICI RESTANO PUR SEMPRE DUE BEI DISCHI!

Anonimo ha detto...

Ugo, il pop-rock degli anni '70 dei Pooh era ancora ottima musica, sono d'accordo con te. Ma da "Tropico del Nord" in poi... Mamma mia!

UGO ha detto...

INFATTI PER ME I POOH FINISCONO CON BUONA FORTUNA DOVE GIA SI INTRAVVEDE QUALCHE CREPA(CHI FERMERA LA MUSICA)E PALASPORT SUGGELLA IL LORO "TEMPO MIGLIORE"POI IL TRITTICO DEI VIAGGI BE MEGLIO NON PARLARNE QUALCHE CENNO DI RIPRESA POI MA LA MAGIA DEI 70 RESTA IRRIPETIBILE!IO IN PIU DI UN OCCASIONE HO SOTTOLINEATO CHE PARSIFAL E UN PODEL NS.........PUR ESSENDO POP SINFONICO SONO DUE DISCHI DEGNI DI STARE A FIANCO DEI VARI NEW TROLLS PFM ORME ETC.DATO CHE SON CONTEMPORANEI AGLI ALTRI GRUPPI POI IL RESTO GIà A PARTIRE DA POOHLOVER PUR ESSENDO OTTIMO è GIà POP-ROCK PER CUI NON CI AZZECCA PIU COL PROG!I POOH RESTERANNO PER SEMPRE LA MIA PASSIONE PRIMARIA ASSIEME ALLE ORME POI SON VENUTI TUTTI GLI ALTRI!

MarioCX ha detto...

Ciao John,
è un po' che non mi faccio sentire.
Davvero bella e condivisibile la tua scheda su "Un po' del nostro" come lo chiamavamo io e mio cugino da ragazzi.
Purtoppo Valerio Negrini ci ha lasciati, ma vedo che tu stai bene e io al momento pure...anche se martedì scorso mi è toccato di accompagnare mio figlio a Milano a vedere i Kiss....You want the best? You get the best!!

UGO ha detto...

CIAO MARIO SONO UGO UN ALTRO "ABITUEè"DEL BLOG DI JOHN.LA SCHEDA SU UN PO DEL NS...DOPO DIVERSE RICHIESTE DA PARTE MIA SOPRATTUTTO CE L'HA REGALATA!CREDO JOHN SIA STATO UN PO DURO MA NEL SUO INSIEME CONDIVIDO LA CRITICA MOSSA AL GRUPPO!TUTTAVIA MI VERREBBE DA DIRE MAGARI I POOH CI AVESSERO REGALATO ALTRI DISCHI "DECADENTI ED ANGOSCIANTI" COME EBBE A DIRE UN CRITICO ALL'EPOCA DELLA SUA USCITA(NEL 75) ANZICHE FARE ALTRI DISCHI MAGARI BELLI(POOHLOVER E ROT.RESP)MA LONTANI ANNI LUCE DALL'ATMOSFERA RETRO DI UN PO DEL NOSTRO COME LO CHIAMI TU!BE CIRCA I KISS RESTANO DEI MOSTRI SACRI DEL GLAMOUR AMERICANO E TUO FIGLIO NON è CERTO UN FESSO!SALUTI UGO!

MarioCX ha detto...

Ciao Ugo!
I Kiss? Un po' grezzi (al confronto gli Aerosmith sono Mozart) ma lo spettacolo merita davvero di essere visto.
Salut!

MarioCX ha detto...

Aneddoto su "Il tempo una donna la città".

A 14 anni iniziai la prima classe di un istituto tecnico, invero prestigioso della mia città, Savona.
Alla prima lezione di italiano, il prof ci invitò a scivere quello che volevamo, un tema "libero", così per capire il nostro grado di somaraggine nello scrivere.

Io, innamorato del brano di cui sopra al punto di saperne recitare il prolisso testo ancora oggi a memoria (e ho 48 anni), non trovai nulla di meglio che scrivere una storia surreale che iniziava così: "Polvere. Il vento scivola pigro nella valle, sui muri di una vecchia casa giace il sole indolente, Vastità...."
In pratica avevo messo in prosa l'onirico testo di Negrini aggiungendoci qualcosa di mio.
Il prof impressionato da tanta poetica mandò a chiamare subito mia madre alla quale disse: "Signora, guardi cosa ha scritto suo figlio. E ha solo 14 anni. Deve cambiare scuola, qui roviniamo un ragazzo".
Cuore di mamma arrivò a casa convinta di avere un genio letterario in erba!
Speravo un giorno di poterlo raccontare a Negrini, ma purtroppo il destino ha deciso diversamente...

UGO ha detto...

CIAO MARIO ABBIAMO LA STESSA ETà E A 11 ANNI(ANNO 76-POOHLOVER)NON MI COMPRAVO LE PIZZETTE X COMPRARMI I 45 GIRI!POI QUALCHE ANNO DOPO ALLE SUPERIORI(SON RAGIONIERE)PRESTAI QUESTA FRASE AD UN MIO COLLEGA TRATTA DA"COMPAGNO DI SCUOLA"DI VENDITTI LA FRASE ERA...PRIMI VAGITI DI UN 68 ANCORA LUNGO DA VENIRE E TROPPO BREVE DA DMENTICARE! E LUI SI BECCO 8 AL TEMA E MI FECE L'OCCHIOLINO SOLO CHE IL COMPLIMENTO SE LO PRESE LUI!QUESTO PER DIRTI CHE NOI ERAVAMO DI UN ALTRA EPOCA E ANCHE PIU ROMANTICI(NEL TUO CASO)O + POLITICI NEL MIO CASO!SALUTI UGO

MarioCX ha detto...

Beh...non sono stato l'unico a rubacchiare day testi allora!

Ciao

J.J. JOHN ha detto...

MarioCX,
mi ricordi quel fumetto di Andrea Pazienza dove c'era un vecchio professore rintronato che chiese agli alunni della sua classe di scrivere una poesia.

Uno di loro copiò spudoratamente i versi di "Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi" di Battisti ma spacciandoli come suoi.
E va da se che il professore ne fu commosso sino alle lacrime pensando di avere un genio nella sua classe.

Il finale però non te lo dico...
ti lascio il piacere di scoprirlo.

J.J. JOHN ha detto...

Dimenticavo,
all'esame di musica delle medie col mio fottutissimo flauto dolce portai l'intro di "Stairway to heaven".
L'esecuzione non mi venne proprio precisa precisa ma neppure malaccio. Direi dignitosa.

Alchè, un menbro della commissione mi chiese chi fosse l'autore di cotanta meraviglia: "Mozart?", "Mussorgsky?", "musica celtica?", "Bach?", "Correlli?", "Vivaldi?".

"Ehm... no... sarebbero i Led Zeppelin...", dissi io sorridente.

In meno di cinque secondi fui circondato da sguardi attoniti tendenti al pietrificato.

I professoroni si guardavano l'un l'altro come dire: "Beh, io non so chi cazzo siano 'sti Led Zeppelin, ma almeno questo qualcosa ha suonato".

Passai la prova pratica per il rotto della cuffia con il minimo dei voti e da quel momento in poi decisi che i Led Zeppelin sarebbero stati per sempre la mia band preferita.

... sempre dopo i T.REX... ovviamente.

Loredana/Lory ha detto...

Bellissima John.
Ma perchè tutto questo amore per i T.Rex, tu che sei un progressivo nato?

J.J. JOHN ha detto...

Lory, io sono progressivo per indole e per virtù.

Tieni conto però che la mia adolescenza è stata quella di un campagnolo dell'Essex e a quei tempi i Tyrannosaurus Rex erano per me la rappresentazione di tutto ciò che mi circondava: prati, boschi, spazi immensi, orizzonti, consuetudini e quant'altro.

Quasi come se la battaglia della foresta di Epping si svolgesse davvero tutti i giorni davanti a casa mia.

Io ci credevo nei "druidi del Beltane" che andavano in giro per le foreste con un gatto nero sulla spalla cercando la verità.

E in un certo senso, anche se in modo diverso e contaminato dalle relgioni amazzoniche, ci credo ancora oggi.

Per quanto riguarda i T.Rex, per me Marc Bolan non è mai morto, anzi: é ancora qui accanto a me. Tutti i giorni.

UGO ha detto...

JOHN DEI T.REX HO SOLO "ELECTRIC WARRIOR" QUALI ALTRI MI CONSIGLI? UGO

MarioCX ha detto...

"...sarebbero i Led Zeppelin..." che soddisfazione!
E a proposito di band preferite, la mia sono gli Stones. Da sempre.

U G O ha detto...

IO INVECE ADORO I BLACK SABBATH PERCHè SENZA DI LORO TUTTO IL MOVIMENTO HEAVY-METAL NON SAREBBE MAI ESISTITO E POI HO FINITO X ADORARE PIU DIO(CHE CI HA LASCIATO LO SCORSO ANNO)CHE OZZY PUR ESSENDO STATI GRANDI ENTRAMBI!DOVENDO SCEGLIERE UN LORO ALBUM PREFERISCO IL PRIMO CON QUEL BLUES-DARK MALATO E DEVIATO!UGO

J.J. JOHN ha detto...

La vita dei T.Rex si divide in 3 parti.
Folk psichedelico dal 68 al 70
con il nome di "Tyrannosaurus Rex"; boogie elettrico a nome "T.Rex" dal 70 al 73 e dal 74 al 77 con la sigla "Marc Bolan & T.Rex".

Del primo periodo io amo molto "My People..." (1968) e "A Beard of stars" (1970).

Dela fase T.Rex: assolutamente tutti con leggera preferenza per "Tanx" (1973).

Nel terzo periodo cominciano i problemi: arrangiamenti troppo invasivi, Marc ha guai con la droga ecc. Ne uscirà nel 1976. Scelgo "Dandy in the underworld" (1977)

Imperdibili comunque:
Electric Warrior (1971), The Slider (1972)e Tanx (1973)

Anonimo ha detto...

Se non fossero esistiti i Beatles ci sarebbero stati i Beach Boys, ma se non ci fossero stati i Sabs ci avrebbe pensato Lemmy Kilmister.
Comunque ugo, guarda che anche Arthur Brown era pazzo mica da ridere...
Loredana

U G O ha detto...

SI APPUNTO COME DICI TU PAZZO MA POI A PARTE IL DISCO COI CRAZY WORLD CHE HO MA CHE NON RICORDO PIU POI CIO KINGDON COME FECE ALTRI DISCHI CHE NON HO MAI SENTITO MA CREDO SIA STATO PIU UN OTTIMO ESEMPIO DI SHOCK-ROCK ANCHE SUPERIORE AD ALICE COOPER MENTRE I SABS COL LORO DARK-HARD PRIMIGENIO HANNO APERTO UNA STRADA INFINITA X TUTTE LE BANDS CHE DEI SABS NON HANNO PRESO SOLO L'ISPIRAZIONE MA ANCHE LA FILOSOFIA MORTE DROGA STREGHE ETC!UGO

u g o ha detto...

ciao john vedi che la prima canzone di POOHLOVER DEI POOH si intitolava IL PRIMO GIORNO DI LIBERTà perchè narrava la storia di un detenuto uscito di galera appunto nel suo primo giorno di libertà che poi anche i POOH con LUCARIELLO si sentissero prigionieri be questo pure è verosimile!

UGO ha detto...

CAPISCO CHE QUI SIAMO SULLA SCHEDA DEI POOH MA SICCOME IL FILONE ERA SIMILE A MALINCUORE VOLEVO DIRE CHE,PURTROPPO,CI HA LASCIATO PAOLO MORELLI LEADER E POETA DEGLI "ALUNNI DEL SOLE" PER CHI NON LI CONOSCESSE BENE SONO STATI(ANCH'ESSI NAPOLETANI)L'ALA PIU COLTA(PURE MUSICALMENTE)DEL POP ROMANTICO ITALIANO DEI 70 E NEL LORO PRIMO DISCO"DOV'ERA LEI A QUELL'ORA"USCITO A MO DI CONCEPT ALBUM CON TUTTA LA FACCIATA A UNITA SENZA SPAZI SI NOTA UNA LEGGERA VENA PROG-ROMANTICA E LE LORO CANZONI,SEPPUR D'AMORE E MAI POLITICHE,RESTANO DEI GIOIELLI DI POESIA E ARTE INSIEME.R.I.P.PAOLO CI MANCHERAI....UGO!!!

J.J. JOHN ha detto...

Ho porto oggi le mie condoglianze a tutta la band.

Spero trovino la forza di elaborare la tristezza e di andare avanti.
Non sarà facile ma per esempio i Gotthard che hanno vissuto un dramma simile ce l'hanno fatta.

Coraggio, coraggio, coraggio!

UGO ha detto...

CIAO JOHN COSA NE PENSI DEL GRUPPO DEGLI "OPERA"?BE MI SEMBRANO UN POCHINO COME LA BOTTEGA DELL'ARTE O A TRATTI COME I POOH DEI 70'S MOLTE CANZONCINE POP ANCHE BANALI TUTTAVIA ALMENO TRE/QUATTRO BRANI LI REPUTEREI PROG OSSIA:1)RE SALOMONE 2)ARIA TERRA FUOCO ACQUA 3)1000 ANNI LUCE E 4)VECCHIO MERCANTE DAVVERO UN BEL PEZZO DOVE NEI CORI FANNO UN PO L'ECO DEI NEW TROLLS DI "LE ROI SOLEIL"!DIREI CARINI NULLA PIU PERO NON AFFATTO SPREGEVOLI MI PIACEREBBE SENTIRE IL TUO PARERE AL PROPOSITO CIAO UGO

J.J. JOHN ha detto...

Ciao Ugo. Che gli Opera fossero bravi musicisti non c'è dubbio, ma personalmente non ho mai amato molto quel filone. Lo trovavo troppo "al traino" dei Pooh, e spesso neppure dignitoso.
Del resto, il prog - quello vero - era scomparso, e qualcuno doveva pur colmarne il vuoto. Purtroppo però, nessuno fu mai all'altezza di farlo.

UGO ha detto...

UN PARERE SULL'ALTRO DISCO DEL 75 "FORSE ANCORA POESIA2 GRAZIE UGO

ugo ha detto...

CIAO ALIANTE SU QUALE SCHEDA HAI CITATO PURE TU IL DISCO DEI CAMALEONTI "CHE AEREO STUPENDO..." CIAO UGO

aliante ha detto...

Ciao Ugo.

E' vero, ho citato l'album dei Camaleonti, però non mi ricordo in quale scheda.

Il disco a mio avviso non è male, considerando che è stato fatto da un gruppo beat.

Per quanto riguarda "Forse ancora poesia" trovo veramente interessanti "Quel tanto in più" e lo splendido strumentale "Quinta stagione".

Ciao.

ugo ha detto...

si aliante condivido entrambe le tue riflessioni sia sui CAMALEONTI al quale disco ci affiancherei pure quello del 73 AMICIZIA e AMORE non un disco prog ma con almeno due splendidi brani uno GIMCANA pseudo hard-rock e DOVE CURVA IL FIUME.rigurdo F.A.P. dei POOH be si son d'accordo su QUINTA STAGIONE a cui ci affiancherei pure il pezzo omonimo oltre a QUEL TANTO IN PIU davvero una perla dimenticato dei ns. e che avrebbe potuto trovare posto sull'altro disco del 75 ciao UGO

Anonimo ha detto...

Non penso di dire un'eresia se sostengo che questo è uno dei migliori dischi di pop progressivo di tutti gli anni '70. Le sonorità dei Pooh sono davvero straordinarie ed il loro suono sembra avvolgerti ed accarezzarti. Si, ci sono un po' di ripetizioni, un po' di barocchismo, ma anche nei dischi del Banco, ad esempio, c'erano questi difetti.
Quella che lancio è forse una provocazione per la quale mi paro già il capo dalle sassate: non è che i Pooh sono ancora in pista da cinquant'anni semplicemente perché sono i più bravi? Perché loro hanno trovato il giusto compromesso tra melodia italiana e suoni d'avanguardia? Mi sono preso la briga di sentire l'album "Dove Comincia il Sole" (anno 2010) e la title track divisa nelle due parti cantata e strumentale è veramente straordinaria e degna dei migliori lavori del progressive italiano.
Dico questo, senza nulla togliere agli altri gruppi, che hanno scritto pagine indimenticabili.
Una lode a J.J. per aver dato ospitalità ai Pooh, fin dal lontano 1968 (quella demo strumentale di "Contrasto" è effettivamente una pietra miliare del proto-prog. di casa nostra). Ci voleva proprio, dopo decenni di ingiusto ostracismo.

JJ John ha detto...

Grazie, ma tra i segreti del loro successo, ci metterei anche le parole del compianto amico Valerio Negrini, persona straordinaria che ho avuto il privilegio di conoscere. Versi semplici ma mai banali, storie quotidiane lette dall'intimo umano, grande osservatore e psicologo.
Senza di lui, per i Pooh, sarebbe stato tutto molto, ma molto più difficile.
Immaginatevi solo dischi come Parsifal, Boomerang o Viva senza le sue parole.

Anonimo ha detto...

Concordo in pieno su Valerio Negrini. E' stato un grandissimo! Un uomo di CULTURA, scritto a tutte lettere maiuscole. Il vero pilastro su cui i Pooh si sono retti dalla loro fondazione (non dimentichiamoci che li aveva creati lui) fino alla sua dipartita. Ho l'impressione che con la sua scomparsa, i titoli di coda stiano scorrendo anche sulla storia della più grande band italiana di ogni tempo. E che dopo le celebrazioni del cinquantenario, i Pooh si consegneranno alla storia ed alla leggenda del nostro pop. Come è (forse) giusto che sia.

UGO ha detto...

son d'accordo ed aggiungo speriamo che i POOH chiudano la loro carriera con un disco progressivo tipo PARSIFAL con alcuni brani solo strumentali ciao UGO

MarioCX ha detto...

Non credo che i pooh siano più in grado di tirar fuori dal cilindro dischi come quelli degli anni '70.
"Dove comincia il sole", a parte il brano omonimo in vago odor sinfonico, resta un disco in linea con le banalità degli anni '90.
Sarebbe come pretendere dagli Stones un'atro "Let it bleed".

ugo ha detto...

hai ragione mario tranne se faranno un disco con qualche strumentale chissà....!

Anonimo ha detto...

Personalmente aggiungerei una cosa a proposito dello stuolo di (cattivi) imitatori che i Pooh hanno avuto. Io ritengo che questi imitatori (a parte pochissimi) abbiano con le loro melensaggini nuociuto ai Pooh molto più che i clima socio-politico dell'epoca che non gli era favorevole. Gli imitatori, che spesso erano ragazzini solo di bell'aspetto e senza nemmeno capacità musicali, hanno finito per connotare un pop melenso ed a tratti ridicolo "all'italiana", nel quale sono finiti anche i Pooh, ma del tutto a torto, secondo me. Facchinetti, Negrini e compagni appartenevano, di diritto, all'elité della musica pop italiana, insieme ai gruppi del progressive. Ed il pubblico che comperava i loro dischi non era quello del pop melenso di stampo sanremese. Purtroppo, l'equivoco si è perpetrato per molti anni ed ha fatto si che i Pooh siano stati ritenuti i padri putativi di nefandezze stile "Tornerai, Tornerò" o "Bella da morire", quando invece questo non è vero. Penso che la storia stia rimettendo le cose a posto, ma di tempo ce n'è voluto molto.

MarioCX ha detto...

Sono assolutamente d'accordo con l'ultimo intervento "Anonimo".
Il brutto pop dei '70, alla Collage e Bottega dell'Arte, giusto per fare un paio di nomi, ha inquinato l'immagine stessa dei Pooh. Ancora oggi, sfogliando un libro sul prog italiano, ho letto accumunate le sorti di Brandi dei Panna Fredda a quelle di Canzian dei Capsicum Red finiti "in gruppi di pop leggero" per motivi mercantili.
Dare ai Pooh la stessa valenza dei Cugini di Campagna è un atto di disonestà intellettuale.
E' fare del giornalismo cialtronesco da "sentito dire".
Eppure esiste ancora una critica residuale che conserva tale atteggiamento.
Detto ciò, nessuno vuol fare credere a nessuno che dal 1982 (circa) in avanti i Pooh non siano diventati un intrattenimento buono per Domenica In e Famiglia Cristiana...peccato.
"Anonimo", guarda che i Collage erano pure brutti come la notte...

Anonimo ha detto...

A Mario CX:
Sacrosanto quanto dici. Eppure, a distanza di molti anni, chissà come mai certo "trash" funziona nei revival TV, dove i Cugini di Campagna del Brandi (forse l'unico di quelli che sapesse suonare) passano per "una grande band" del pop italiano.
Secondo me, dietro a tanta cattiva musica c'era (e c'è) anche una cattiva discografia. I "Vincenzo" del buon Alberto Fortis colpiscono sempre e comunque. I Collage, ad esempio, suonavano da ragazzi i Genesis, King Crimson ed i Pink Floyd nelle balere dalla Costa Smeralda. Quando poi sono entrati in sala di incisione presso una "major" sappiamo tutti quali nefandezze abbiano composto. E di storie così, se ne possono raccontare decine e decine (ne ho letta una molto simile a proposito di una band dell'underground torinese che si chiamava Lilian e la Spirale 20 ...).
I Pooh per lunghi anni sono riusciti a mantenere alto il livello musicale, pur nella semplicità delle melodie. Purtroppo, anche loro sono invecchiati e non benissimo. Ma quella riga di album composti tra il 1968 ed il 1982 resteranno come pietre miliari del nostro pop.

MarioCX ha detto...

Posto che sia "Opera Prima" che "Alessandra" hanno qualcosa di buono (soprattutto "Alessandra", ho un debole per la hit "Noi due nel mondo e nell'anima" con le sue smoogate molto anno settantadue) io restringerei il campo al periodo '73-'80. "...Stop" (1980) qualcosa di grandioso l'aveva ancora mentre "Buona Fortuna" (1981), il disco della pestilenziale "Chi fermerà la musica", mi piace pochino pur se "Fuori Stagione" è un bel pezzo dimenticato anche dai fans, e poi c'è "Dove sto domani" che è un remake di "Ci penserò domani" con tanto di assolazzo di basso senza tasti a metà brano.
Poi nei dischi seguenti almeno per tutti gli '80 un paio di tracce ad album si salvano sempre. Quelli sanno suonare, comporre e prodursi non potrebbe che essere stato così.
Diciamo fino ad "Oasi" che è dell'ottantotto.
Poi il nulla assoluto.
Buoni per le invitate da Barbara D'Urso a raccontare i problemi di prostata e dell'emozione di aver baciato i piedi al Papa.

UGO ha detto...

ah ah ah mario cx mi fai schiattare con le tue battutacce mentre son d'accordo sull'analisi dei brani.tuttavia hai tralasciato i 4 brani strumentali "anno 77 risveglio-la gabbia" e "anno 79 fantastic fly-odissey" dove hanno insegnato come fare musiche stupende sebbene finalizzate a due sceneggiati! tra l'altro lessi tempo fa che alcuni bambini si siano risvegliati da un coma dopo il ripetuto ascolto del brano RISVEGLIO.

MarioCX ha detto...

Ciao Ugo,
non ho certo dimenticato i 4 strumentali fuori album di fine anni '70.
Molto tipici di quel periodo in vago odor di Tubular Bells, Goblin, Jarre, Rockets...grandissimi.

MarioCX ha detto...

Epilogo della mia vicenda del tema di italiano scopiazzato da Negrini. (vedere interventi precedenti)
A Negrini non l'ho potuto raccontare, ma al mio vecchio prof si.
L'ho incontrato qualche domenica fa e gli gli ho detto tutto...lui, ormai ottantenne ma in ottima salute, ci pensa un po' e mi dice: "però non mi hai preso per il culo, che non era roba tua non potevo saperlo, ma hai avuto una sensibilità letteraria non comune per captarne il valore...e poi ci hai lavorato sopra! Confermo il mio giudizio di allora".
Grande!

ugo ha detto...

JOHN perchè,appena potrai,non fai una scheda sui T.REX visto che li adori tanto(e adesso mi ci aggiungo pure io)che mi son procurato pure (the slider & tanx) mentre electric warrior lo tenevo da una vita!magari nella serie VALS DEL RECUERDO ooppure tra gli indimenticabili facendo un excursus sulle tre fasi del gruppo! ciao ugo

JJ ha detto...

Aspettavo solo che qualcuno me lo chiedesse!

aliante ha detto...

Ciao Ugo, lo so che sei refrattario al CD, però ti consiglio le versioni remastered 2015 del catalogo dei Pooh.

Purtroppo non li hanno ancora rimasterizzati tutti e sono un po' difficili da reperire.

Io ho preso in Alessandria da mediaworld "Rotolando respirando".

C'erano anche "Forse ancora poesia", "Viva", "Stop" ed il live "Palasport".

Che dire, c'è un deciso miglioramento dei suoni.

Potevano fare uno sforzo in più e arricchire il libretto, però tutto sommato va bene così.


UGO ha detto...

MA SAI ALIANTE(INTANTO TI RINGRAZIO!)DI OGNI ALBUM DEI POOH(QUELLI DEI 70)NE HO ALMENO DUE COPIE AD ECCEZIONE DI PARSIFAL DI CUI HO 5 COPIE DI CUI UNA JAPAN POI DI UN PO DEL NS..LO STESSO ANZI 6 DI CUI DUE JAPAN(EPIC+SEVEN SEAS)POI NE HO ALMENO 5 DI POOHLOVER A CUI SON MOLTO AFFEZIONATO PERCHE DA LI è PARTITA TUTTA LA MIA AFFEZIONE X I POOH E POI PER TUTTO IL ROCK A VENIRE!MENTRE IN CD HO SOLO PARSIFAL+UN PO DEL NS...PER CUI SE AVESSERO AGGIUNTO DELLE BONUS TRACK SAREI CORSO A COMPERARMELI MA SE A QUESTO AGGIUNGI PURE CHE NON HANNO NEMMENO AGGIORNATO IL LIBRETTO PENSO PROPRIO CHE NON LI PRENDERO.MI STUZZICA INVECE LA RISTAMPA DELLA BTF DEI DUE PROG BENCHE LA STESSA HA RISTAMPATO PURE OPERA PRIMA ED ALESSANDRA MA PARLANDO CON MATTIAS SCHELLER MI HA DETTO(E LO CONDIVIDO)CHE SI FERMA LI X LE RISTAMPE!CIAO ALIANTE

aliante ha detto...

Eh si Ugo, "Poohlover" è proprio un bel disco.
Secondo me "Uno straniero venuto dal tempo" è uno dei loro momenti più alti.

ugo ha detto...

POOHLOVER è tutto bello anche LINDA il brano più "banale" rispetto agli altri e voglio ricordare che questo disco uscì dopo il lungo sodalizio con GIANCARLO LUCARIELLO finito male dopo le sessions di FORSE ANCORA POESIA disco bello solo a metà ma la sola QUINTA STAGIONE ne varrebbe l'acquisto!è il disco delle tematiche sociali e i due brani epici son davvero notevoli!ultima curiosità i POOH negli anni 70 ad ogni loro lp affiancavano un 45 giri il cui lato B era sempre inedito e mai incluso nel disco lp che seguiva e sempre erano i brani piu belli del gruppo!basti pensare a LETTERA DA MARIENBAD (brano scartato da PARSIFAL)ma soprattutto è BELLO RIAVERTI(retro di NINNA NANNA) e DONNA DAVVERO(retro di LINDA)due brani d'amore davvero stupendi e basti pensare che E BELLO RIAVERTI è stata incisa per ben tre volte e tra i rifacimenti di OPERA SECONDA (disco bruttino a mio avviso)l'unico brano notevole è proprio è B.R.ricordiamo pure gli altri due retri che avrebbero meritato di esser inseriti negli lp (giorno per giorno+sei tua sei mia)poi con STOP(alcuni all'epoca pensarono che avrebbero mollato)a mio avviso è iniziata la fase discendente che è giunta fino ai gironi nostri! ciao ugo e giusto per non farsi mancare nulla i POOH NEL 71 incisero pure un brano HARD-ROCK IL PRIMO E L'ULTIMO UOMO con un assolo stratosferico del buon DODY ciaooooo!

MarioCX ha detto...

Si i singoli dei '70 sono spesso azzeccati.
Mi ricordo "Per te qualcosa ancora", inconfondibilente Parsifal-era.
Il retro di Cercami, "Giorno per giorno", ha una misura di originalità lirica: laddove mediamente il mondo rock esprime disprezzo per chi vive una quotidianità fatta di lavoro, fatica e alienazione, basti pensare al Mr. Jones di Dylan, Negrini al contrario ne tratta con comprensione e profonda afflizione.

ugo ha detto...

giorno per giorno ho imparato a combattere ancora.....le cose che stanno cambiando.....un brano di un realismo davvero unico!poi stranamente scartato da BOOMERANG dove trovavo stupende pure CLASSE 58 con un bellissimo assolo del grande DODY e QUADERNO DI DONNA altro ritratto del mondo femminile molto crudo e vero!insomma nei 70's tutti avevano le "palle"e quindi pure i POOH.per questo,come dice JOHN,è importante riferire un opera sempre nel suo contesto storico di appartenenza! ugo

MarioCX ha detto...

Ciao Ugo,

non è poi tanto strano.
Per correttezza verso il loro pubblico, i pooh evitavano di mettere due pezzi già editi nel 45 in maggio nel 33 di settembre.
Se fai mente locale, fino al 1979 (Io sono vivo) è andata così.
Hanno iniziato a fregarsene con Canterò per te che sul B aveva Stagione di Vento presenti entrambi in "...Stop".

claudio65 ha detto...

Vedo che i cari vecchi Pooh ancora suscitano commenti e dibattiti assai recenti. Segno che i loro dischi degli anni settanta hanno lasciato il segno e che segno! Io ho avuto la fortuna di riascoltare quei dischi e devo dire che erano molto vari ed a tratti sorprendenti. In "Opera Prima", oltre all'episodio "hard": "Il primo e l'ultimo uomo" (dove c'era più di un occhio rivolto ai Trip di Vescovi ed è notizia recente che Pino Sinnone venne contattato da loro ai tempi della sostituzione di Negrini, ma declinò ed al suo posto arrivò D'Orazio), c'è un brano di rock ultra-psichedelico dal testo scioccante come "Terra desolata". "Alessandra" è il disco più romantico del lotto, ma l'attacco in moog e mellotron di "Noi Due nel Mondo e nell'Anima" è favoloso e quel suono d'arco acuto e penetrante che attacca "Nascerò con te" impatta al primo ascolto.
"Parsifal" è inaugurato da un brano veramente bello come "L'Anno, il Posto e l'Ora", che merita di essere annoverato tra le cose migliori del pop italiano anni settanta "tout-court". Nel disco "Un po' del nostro tempo migliore", ho apprezzato particolarmente "1966", brano raffinato e complicato, anche per il testo che parla di una rivoluzione (di costume) sostanzialmente fallita.
Infine, "Poohlover" è un disco davvero formidabile, con alcuni episodi spiazzanti tipo il rock "spaziale" di "Uno straniero venuto dal tempo". Insomma, non c'è da annoiarsi ad ascoltarli e nei loro dischi si trovano cose assai eterogenee, al di là delle melodie ultra-popolari.
Secondo il mio modesto parere, una scheda su "Poohlover" in questo blog ci poteva anche stare. Ma forse, qualche "purista" si sarebbe lamentato ...

ugo ha detto...

magari claudio ma sapessi come ho dovuto penare per avere quella su UN PO DEL NS..per cui non ci metto proprio il pensiero!

MarioCX ha detto...

Per claudio65: non credo si possa parlare di melodie ultra-popolari, una definizione che troverei più calzante per la terna Ricchi&Poveri-Pupo-Albano&Romina.
Qui siamo di fronte a linee melodiche assolutamente di rilievo.
"Poohlover"? Bellissimo, basti pensare a "Uno Straniero Venuto Dal Tempo", "Padre del fuoco Padre del Nulla" o "Gitano" una gemma dimenticata anche dagli stessi Pooh direi. Ma anche le spassose "Fare, sfare, dire, indovinare" o "Woodstock 1969".
John, visto che stai aprendo il blog anche a dischi bellissimi per se non prog...facci sta scheda da su Poohlover!!!
Te ne saremo per sempre grati.
In fondo questo blog mi sembra frequentato da chi ama i grandi dischi italiani piuttosto che il prog tout-court e il successo del post su Fortis lo dimostra.

JJ John ha detto...

Oddio, pure "Poohlover" volete? E magari anche "Rotolando Respirando", "Boomerang" e "Viva" (che poi sono i miei preferiti)? Ma mi linciano!

Fortis, ripeto, è un buon esempio che dimostra quanto certi gruppi prog, si fossero rapidamente riciclati nel sistema.
Se poi ci mettiamo anche "Suonare suonare" (Pfm) e "Urgentissimo" (Banco)dell'anno successivo il qudro è completo.

Per il momento volevo fare ancora qualche cantautore politico che attraversò l'era del prog: Finardi innanzitutto, la Nannini il cui primo Lp era femminista sino al midollo, e magari qualcun'altro.
Che ne pensate?
Poi magari, e insisto "magari" riprenderò in mano Poohlover. Ovviamente più per amicizia che per convinzione.

aliante ha detto...

Non ti lincia nessuno John! Noi ti amiamo e ti saremo sempre fedeli.

Ogni tanto ti tradisco con il cartaceo...ma tu sei inarrivabile.

Magari "Rotolando respirando"...sai quanto amo quel disco.

Un abbraccio.

MarioCX ha detto...

John, io sopporterrò la Nannini che detesto profondamente vorrà dire che altri cercheranno di tollerare una scheda su "Poohlover".
E poi non mi sembra che i Pooh qui siano poco amati...insomma s'è fatto outing.
Nessuno mi toglie dalla testa che in mezzo a un Floyd e un Crimson qualcuno nei '70 ci mettesse "Rotolando Respirando" stando bene attento a non farsi beccare.
Un po' come quelli che mettevano "Le Ore" in mezzo a Espresso e Panorama.
Che poi ci sarebbe stato da vergognarsi per l'Espresso e Panorama!
Tra "Rotolando Respirando", "Boomerang" e "Viva" la mia preferenza è proprio in quest'ordine di citazione. Se ci saranno le schede spiegherò perchè.

claudio65 ha detto...

I linciaggi se li meritano solo coloro che di Musica non capiscono nulla, eppure continuano a sputare le loro spietate sentenze contro questo e contro quest'altro. Non mi stupisce che tantissimi fan del rock progressivo abbiano amato anche i Pooh, che - onestamente - hanno solo sfiorato questo genere musicale frequentandolo saltuariamente per poco tempo, forse per meno tempo di quello che avrebbero voluto. I Pooh rappresentano un'altra faccia degli anni settanta: quella meno impegnata politicamente, forse un po' più popolare, ma non per questo musicalmente meno raffinata ed interessante.
Oggettivamente, "Poohlover" in questo blogspot ci può tranquillamente stare. Certo, ci sarà chi storcerà il naso per "Linda" (che, comunque, è una bella ballata melodica), ma quella canzone - che ha costituito il singolo di "lancio" - col resto del disco c'entra come i cavoli a merenda. Io, personalmente, penso che potrebbe anche stare nel blogspot l'ottimo singolo strumentale "Risveglio/La Gabbia" del 1977. In questo singolo di prog. ce n'è parecchio. Ricordo che è stato uno dei primissimi 45 giri che ho ascoltato in stereofonia ed il suo suono mi ha letteralmente incantato. E' solo una proposta, ovviamente.
Francamente, "Rotolando Respirando" "Boomerang" e "Viva" sono tre splendidi album, ma di contenuto nettamente pop-rock, con pochissime tracce "prog" (pure se qualcuna c'è). A JJ. la sua insindacabile scelta. Se qualcuno sparerà a zero, potrà già contare sulla mia difesa strenua :-)

MarioCX ha detto...

Vedi J.J.?
Qui di fessi non ce ne sono, ma siamo un'allegra combriccola di gente simpatica a cui piace parlare di dischi belli.
Pensa che io non sono neppure un prog-fan...vai sereno con Poohlover che non ti lincia nessuno.
E metti pure anche la Nannini naturalmente.
Anche se mi piace come l'orticaria.

ugo ha detto...

però mario la nannini di adesso è un po come il venditti deagli anni 80 in poi banale e scontato mentre i suoi primi dischi(sia quelli un po jazzati) GIANNA NANNINI E UNA RADURA ma specie CALIFORNIA(il vero capolavoro per me) però ci metterei pure G.N piu elettronico e prodotto da quel ROBERTO CACCIAPAGLIA di cui se ne dovrebbe parlare in questo blog un po di piu ma pure LATIN LOVER E PUZZLE fin li era ancora dignitosa poi il live TUTTO LIVE chiude una fase un po some successe per IVAN GRAZIANI con PARLA TU o con i POOH DI PALASPORT tutti dischi live che hanno chiuso il periodo migliore e più credibile di questi artisti che poi si son votati al mainstream più becero e scontato possibile!

JJ John ha detto...

Siete una massa di imPOOHniti, ecco quello che siete!

Ci ho messo sette anni per spiegarvi che il Prog italiano è cultura, società, politica. Uno stile unico ed elitario nel suo genere appannaggio di artisti che innovavano, creavano e sovvertivano alla faccia di qualunque limitazione artistica e intellettuale. Una musica che rifletteva e accompagnava i sogni di un'intera generazione rivoluzionaria, di cui peraltro vi ho illustrato anche l'aspetto esistenziale e programmatico...
... e ora volete che vi parli di "Poohlover"? Ma io vi mando dove vi madrebbe la Maionchi, altroché.

Però siccome vi voglio bene, e in fondo il mio motto è, come si diceva una volta, "servire il popolo", cercherò di farmi forza.

"Linda prima che ti tocchi [...] fa che non possa io / rubarti la tua prima volta /pensando a un’altra".
Ma vi rendete conto di cosa mi state chiedendo?

MarioCX ha detto...

Giusto il paragone concettuale tra "Parla Tu..." e "Palasport". E' vero che hanno chiuso il periodo migliore dei due artisti, ma c'è una differenza.
Mentre Ivan ha imboccato il suo viale del tramonto in modo tutto sommato dignitoso, i Pooh per fare cassa hanno preferito darsi al nazional-popolare affiancando i vari Toto Cutugno, Mino Reitano e Lorella Cuccarini nel bestiario televisivo di "Domenica In" o nei servizi di "Famiglia Cristiana" e a baciare i piedi al Papa, al WWF, al Telethon, alla carta riciclata a lasciare senili conferenze sul vegetarianesimo spinto e altre amenità.
Il che è triste assai.
E lo dice uno che i dischi dei Pooh gli ha amati immensamente.
Fino almeno a "...Stop".

La Nannini proprio non mi va giù.
Ricordo quando Ciao 2001 su velina della discografica la spacciava come una cantautrice-operaia che lavorava in fabbrica mentre, come tutti sappiamo, era ed è rampolla di una delle famiglie più ricche di Siena.
E poi non mi piacciono né la sua sguaiatezza di un tempo né le sue patetiche sortite di oggi.
Per quel che mi riguarda pollice verso senz'appello.
Dopo di ché mastro J.J. è libero di fare sulla Nannini tutte le schede che vuole, ci mancherebbe.
Ne commenteremo lì.

MarioCX ha detto...

Si, John.
E' vero, il testo di "Linda" è indifendibile come è indifendibile il testo di "Come si fa" che apre la B-side di Parsifal.
Però quell'assolino di Dody nel middle eight di Linda è davvero un delizioso carillon...e poi, dai, sarà bello parlare di questa dialettica stridente tra melodie veramente memorabili e testi da paura nella scheda di "Poohlover"...;-)

JJ John ha detto...

Ma quale assolino nel middle eight? Mentre questo si faceva problemi a inzuccarsi una vergine perchè stava pensando a un'altra, lei lo desiderava pure in quanto emblema della femminilità?
Ma io sono fuori dagli stracci! Ma cosa mi fate scrivere?

Mario Cx:
Gianna lavorava effettivamente in fabbrica. Ok, presso quella di suo padre (il Comm. Nannini, notissimo imprenditore dolciario) per 2.400 lire all'ora, ma era pur sempre un lavoro di merda. E ci lasciò anche due falangi in un'impastatrice nuova, che però non funzionava bene e non era a norma.
Poi, con il lauto indennizzo che le venne dato in quanto "non assicurata" se ne andò ancora minorenne a Milano per cambiare vita. Lontano dalla sua famiglia che le stava stretta, e decisa a fare la musicista anche malgrado la sua grave menomazione.
Capisco possa non piacere artisticamente (e anch'io dopo "California" ho molte riserve), ma è stata davvero una con le palle quadre e, almeno nei primi anni, una compagna assolutamente attendibile.
Ed ebbi modo di verificarlo personalmente perchè, quando suonavo, veniva ogni tanto a trovare il mio batterista. Davvero una ragazza straordinaria. Pazza fino al midollo, ma autentica come poche.
E, almeno a me, piace ricordarla così.

claudio65 ha detto...

J.J. ogni tanto ci tira un po' le orecchie ed ha anche un po' di ragione a farlo. Ma spero ci perdonerà se qualche volte divaghiamo un po' dai retti sentieri del Prog ... In fondo, nessuno di noi è approdato sui lidi comodi, confortevoli e stucchevoli di Alan Sorrenti e Michele Zarrillo, due ex valenti progressive rocker, che si sono veramente adagiati sul nazionalpopolare schietto.
Riguardo Gianna Nannini, io ho avuto il modo di ascoltare i suoi primi album. Erano bellissimi, carichi di rock, di rabbia e di poesia. Poi, vabbé, anche lei si è un po' persa ... Ma è dura non perdersi se stai sulla ribalta. Per me, "America" è degno di stare in mezzo agli altri album nel blogspot e pazienza se qualcuno protesterà.

aliante ha detto...

Sai Claudio, il problema è che spesso ci si lascia influenzare dal personaggio e si rischia di non apprezzare appieno il loro lavoro.

A me capita con Vasco Rossi. Sarà sicuramente un grande artista venerato dall'Italia intera, ma a me non mi ha mai convinto.

Trovo che sia un surrogato di cose già sentite, un mix di Jannacci-Rino Gaetano e tanto finto Rock.

Secondo me non è nemmeno un cantautore, ma un personaggio costruito a tavolino con un entourage più stucchevole dello stesso Vasco (Guido Elmi/Gaetano Curreri ecc.)

E poi le musiche, quelle dei primi anni 80 tutte uguali,
il basso copiato pari pari da quello del grande Derek Forbes dei Simple Minds, riff di chitarra di scuola Marillion e il solito sax.

Però ti ripeto, magari sbaglio io e mi sono perso dei grandi capolavori.

E comunque John è libero di fare le schede che vuole lui su qualsiasi artista, ci mancherebbe!


ugo ha detto...

be si una scheda su £CALIFORNIA" della GIANNA andrebbe proprio fatta mentre tornando a POOHLOVER bisogna dire che LINDA a parte ed io ci aggiungo pure la b.side(DONNA DAVVERO) altro pezzo romantico e stucchevole il resto è davvero bello come pure le tematiche trattate!si vedeva che i POOH stavano uscendo dal "tunnel" di LUCARIELLO e che si stavano costruendo o meglio consolidando la propria carriera autoproducendosi e slegandosi da quel pop.sinfonico che ormai gli stava stretto come appunto un vecchio PULLOVER.
peccato che dopo il 82 hanno preso una piega discendente e non hanno piu ritrovato lo stile dei .......TEMPI MIGLIORI.......!

aliante ha detto...

Però Ugo "Lettera da Berlino Est" del 1983 era ancora valida, non trovi?

ugo ha detto...

si aliante qualche pezzo era dignitoso ma il trittico dei viaggi per me resta il punto peggiore del gruppo ed ASIA NON ASIA uscito,guarda un pò,esattamente dopo 10 anni da UN PO DEL NS..,resta il punto piu basso della loro carriera un disco plstificato anche nei suoni della batteria elettronica!poi con GIORNI INFINITI una ripresa ma la magia dei 70 non si è mai più ripetuta e il resto della discografia resta piatta tant'è che alcuni album tipo IL COLORE DEI PENSIERI non me li ricordo manco piu!
per cui spero tanto che chiudano la loro carriera con un disco magari un mini-lp di soli 30 min. ma con canzoni degne e anche qualche strumentale ciao ugo

aliante ha detto...

E si Ugo, negli anni 80 si salva solo qualcosina dei Pooh.
Avete avuto danni dalle tue parti con l'alluvione? Spero di no.
Ciao, a presto.

MarioCX ha detto...

John, che il testo sia uno strazio inascoltabile è cosa pacifica, ma l'impatto musicale è sicuramente potente che se fosse una cosa anglo avrebbe avuto ben altro plauso.
Comunque tra i barni di Poohlover "Linda" e "Pierre" sono sicuramente i peggiori pur essendo i più noti. Le gemme sono altre e lo abbiamo detto.
Poi c'è da dire che i testi delle canzoni pop-rock inglesi molto spesso non sono affatto migliori dei nostri.
Infatti Elio alcuni anni fa ci ha fatto parecchia ironia sopra.
Infarciti come sono di "Sei dolce come il miele"...adoro i Moody Blues da sempre ma per fortuna che non capisco quello che dicono, me ne ha perlato di recente un amico anglofono e sono vere boiate.

claudio65 ha detto...

Concordo con MarioCX: le boiate pazzesche nel rock inglese ed americano abbondano, ma essendo in Inglese ci facciamo meno caso ... Io ho proposto (modestamente) l'inserimento di "Poohlover" in lista non certo per "Linda" anzi direi, nonostante "Linda". Il resto del disco, secondo il mio avviso, merita un encomio, anche e soprattutto per il coraggio dei testi. In quanto al brano incriminato, si tratta comunque di una bella ballata romantica, con un testo decisamente non all'altezza. E' solo completamente fuori contesto rispetto al resto del disco, ecco tutto.

ugo ha detto...

be lo strumetale "concerto x un oasi" non è male dove riaffiora la vena prog dei POOH ripeto se i POOH avessero inserito almeno due strumentali su ogni album gli avremmo perdonate le boiate tipo "chi fermerà la musica" oppure "non siamo in pericolo" ma la storia è questa stupendi nei primi 70 ottimi nella seconda metà dei 70 fino al 82 poi (per non stare in pericolo parafrasando la loro canzone)hanno abdicato al commerciale e da li la perdizione!
riguardo i danni per fortuna no è stata benevento la città più colpita mentre io mi trovo quasi vicino alla costa solo qualche albero caduto qui e la nulla piu! grazie x l'interessamento ugo

frank ha detto...

Una scheda su Poohlover? Okkei, per carità....
Ma allora, per par condicio, sarebbe bello anche una sul Gruppo D'Improvvisazione Nuova Consonanza... così, tanto per bilanciare... :)

U G O ha detto...

ok intanto buon fatto natale a tutti e rieccomi qui per aggiornarvi sul prossimo cd in edicola dei POOH VOL,13 POOH PROGRESSIVE.
prima di fornirvi la TRACK-LIST vi avviso che mancano gemme tipo L'ANNO IL POSTO L'ORA oppure 1966 oppure MEDITERRANEO ma purtroppo mancano pure le 4 strumentali RISVEGLIO/LA GABBIA e FANTASTIC FLY/ODISSEY tutte presenti in modo sparso sugli altri cd della collana che consta di ben 15 cd! detto questo eccovi la TRACK-LIST che sarà in edicola dal prossimo 31/12.dunque:

1)DOVE COMINCIA IL SOLE
2)L'ULTIMA NOTTE DI CACCIA
3) V I V A
4) I N C A
5) L'AQUILA e IL FALCO
6) O C E A N O
7) PADRE DEL FUOCO DEL TUONO e DEL NULLA
8) IL RAGAZZO DEL CIELO
9) QUINTA STAGIONE
10) UNO STRANIERO VENUTO DAL TEMPO
11) P A R S I F A L
12) IL TEMPO UNA DONNA LA CITTA

mi sembra una bella track list tuttavia io avrei escluso l'aquila e il falco a favore de "la gabbia" ma la durata di un cd sappiamo com'è per cui ci accontentiamo e poi io di quei due singoli ne ho due copie per ciascuno per cui pazienza.avrebbero dovuto farne almeno due volumi ma siccome ogni disco cd ha un tema diverso è giusto così!tra parentesi il pezzo L'AMNO IL POSTO L'ORA è presente sul numero uscito oggi dedicato ai viaggi ma per noi PROGHETTARI ci rifaremo al prossimo numero un saluto di buon anno a tutti i PROGHETTARI DEL SITO ed un abbraccio affettuoso al ns. caro JOHN'N'ROLL CIAOOOOOOOOOOOOO U G O

claudio65 ha detto...

Una buona scaletta, come hai detto. Ma c'è della roba che, secondo me, con il prog ha poco o nulla a che spartire. Altre cose no, sono valide ed in tema, ad esempio: "La quinta stagione", che a me piace molto. Il criterio con cui sono state assemblate queste raccolte è discutibilissimo. Ad ogni buon conto, buon anno a tutti! E speriamo che il 2016 ci porti un po' di buona musica (sto chiedendo la Luna?)

UGO ha detto...

si CLAUDIO hai ragione le compilation sono state assemblate tenendo conto di un tema che ne so il viaggio oppure le donne o ancora gli emarginati ma le selezioni son discutibili!e poi nel cd prog non ci hanno messo gli strumentali oppure pezzi come 1966 o ancora IL PRIMO E ULTIMO UOMO a mio avviso un ottimo HARD-PROG e comunque i POOH veramente PROG non lo sono mai stato appieno tranne nel periodo 73/77 dove ci hanno lasciato belle perle di POP-PROG-SINFONICO.tuttavia questa compilation dovrebbe far ricredere tutti coloro che i POOH li hanno stupidamente criticato o snobbato mentre a noi non resta che attendere la chiusura della loro carriera dove,ahimè,anzichì lasciarci un bel disco con accenti PROG ci lasceranno solo l'ennesima raccolta questa volta per di piu con brani scelti e selezionati dagli stessi fans!una scelta che non condivido non fosse altro per la grande perizia strumentale dei componenti che quando hanno deciso di incidere brani strumentali ci hanno lasciato delle vere e proprie perle!è vero pure che il nuovo eventuale disco non lo avrebbero potuto ne suonare ne promuovere ma perche i POOH avevano bisogno di farlo?la risposta la conosciamo già.ne approfitto per augurare nuovamente BUON ANNO a TUTTI i lettori del BLOG.PROG ON BY UGO

MarioCX ha detto...

Beh...però ci sono "Parsifal" e "Il tempo una donna la città" che sono le due cose più prog che i Pooh hanno fatto. Poi va bene "Padre del fuoco..." e "Uno straniero..." e, forse, "Il ragazzo del cielo".
Il resto col prog ha poco da spartire.
Magari cose belle, ma nel classico formato "song" e certo non prog.

UGO ha detto...

vabbè mario però perlomeno OCEANO E QUINTA STAGIONE PROG lo sono eccome io ci avrei aggiunto pure LA GABBIA e FANTASTIC FLY che invece son presenti su altri cd come pure 1966 forse il pezzo più PROG dei POOH dopo le due suites ma tutto non poteva proprio starci .....giusto? ciao e BUON ANNO a TUTTI UGO

MarioCX ha detto...

Ciao Ugo,

i brani che citi sono belle canzoni con l'utilizzo di qualche strumento insolito, ma non mi pare abbiano uno svluppo tale da ritenerle prog.
Comunque è una questione di lana caprina: anche i dischi più prog dei Genesis sono comunque inframezzati da "semplici" canzoni.
"La Gabbia" e "Fantastic Fly" rientrano nel filone "sequenziale" a la J.S. Bach via sinth così di moda negli anni'70 iniziato da Mike Oldfield e proseguito (tra gli alri) da Giorgio Gaslini & Goblin ai quali i Pooh si sono palesemente ispitati per i loro due bellissimi strumentali ai quali aggiungerei anche le altre side dei singoli che li contenevano: "Risveglio" e "Odissey".
In ogni caso non sono mai stato un grande fan delle categorizzazioni musicali, per me la musica si divide principalmente in due generi: bella e scadente.

Ciao e auguri a tutti!
Mario

aliante ha detto...

Buon 2016 a tutti! Auguri!

Anonimo ha detto...

BUON 2016 A TUTTI!!!
JJ John

ugo ha detto...

POOH PROG è uscito e lo preso.vi avviso che alcuni pezzi son versioni live ma ben fatte su tutte la versione live de "il tempo una donna la città" incisa live in canada nel 2011 come pure "dove comincia il sole"incisa nel 2010 a sofia in bulgaria.il resto,a parte INCA tratta da PALASPORT son tutte versioni originali.ciao e buon anno a tutti ugo

claudio65 ha detto...

Buon inizio 2016 a tutti quanti!! Oggi è arrivata una notizia assai triste: è mancato a 69 anni d'età il cantautore francese Michel Delpech, quello di "Wight is Wight". In casa mia, c'è ancora il 45 giri ad etichetta Barclay con "L'Isola di Wight" cantata in italiano dal Delpech stesso (ottima versione, molto migliore di quella più nota dei Dik Dik) e sul retro una versione strumentale della canzone, suonata con le campane tubolari, che è molto gradevole. Niente a che spartire con il prog. direttamente, d'accordo. Ma, quella canzone ricorda il grandissimo festival del 1970, che fu forse l'evento che diede via alla "prog revolution" in Europa. Per cui, mi permetto di lasciare il mio ricordo. Anche perché, a cinque anni d'età, ascoltavo quel disco dal mangiadischi di mio fratello, al posto dello "Zecchino d'Oro" e ne canticchiavo le strofe: "tra divise blu e giacche lunghe ..."

MarioCX ha detto...

Penosi i Dik Dik che è tutta la vita che giocano sull'ambiguità (e sull'ignoranza da platea di Domenica In) cercando di lasciar credere che roba come California Dreaming, Whiter Shade Of Pale e Whight is Wight sia farina del loro sacco...che sfigati!

UGO ha detto...

mi trovo d'accordo con te mario certo da preferire la EQUIPE 84 ai DIK DIK.
TRA L'ALTRO ENTRAMBI CI HANNO LASCIATO DUE DISCHI PROG COSA NE PENSI DI "ID" e di SUITE PER UNA DONNA.........

claudio65 ha detto...

Caro Ugo, con questa osservazione sfondi una porta aperta. L'Equipe 84 è stata una delle grandi band del rock targato Italia, perché quando in Italia c'era il "deserto dei Tartari" targato Sanremo e Claudio Villa, Vandelli e soci, chi hanno portato il suono beat, il suono psichedelico, insomma una ventata d'aria fresca in chiave pop. Non hanno brillato per originalità, d'accordo, ma le loro cover sono sempre molto belle e si ascoltano sempre volentieri. I Dik Dik sono sempre stati una band mediocre, che ha approfittato di qualche buona dritta di Battisti e di qualche scopiazzata d'autore. Niente a che vedere con la "mitica" Equipe (e "mitica" non è usato in senso ironico). Infatti, Vandelli ha tuttora una dignità di caposcuola, che gli è da tutti riconosciuta.
Sui due dischi prog: ID è un onesto e malriuscito tentativo di sbarcare in un territorio che per l'Equipe era sconosciuto e non adatto. Ma, è onesto, come ho detto e qualcosina di buono in quel disco c'è. Se non altro merita una menzione per il fatto che è datato 1970: ovvero quando in Italia il prog non lo faceva praticamente nessuno. Riguardo a "Suite ..." stendiamoci un velo pietoso, per carità!

Anonimo ha detto...

Domani, a Salerno, c'è una fiera del disco. Ci si vede là, maniaci del prog!
Davide

MarioCX ha detto...

Ciao Ugo,

cosa vuoi che dica...come altri sopravvalutati campioncini del beat italiano, finiti i '60 anche Equipe e Dik Dik tentano maldestramente di salire sul carro del prog con risultati ridicoli.
Manco erano in grado di ficcare una canzoncina potabile nei '60 (dovevano ricorrere alle cover o a Battisti-Mogol) figuriamoci emulare i Genesis...

ugo ha detto...

ciao DAVIDE sono UGO spero di incontrarti li cosi ci conosciamo e chissà che io trovi quel benedetto singolo della BOTTEGA ciao a domani giorno do befana ugo

Anonimo ha detto...

Ugo, può darsi che ci incontriamo!
Davide

Anonimo ha detto...

Caro Ugo, hai trovato quello che cercavi? La fiera mi ha deluso, ma ho fatto un paio di acquisti niente male!
Davide

ugo ha detto...

be DAVIDE sappi che quel dannato 45 giri anni fa lo ha avuto proprio quel marco massari di ERNYALDISKO che ha organizzato la fiera per cui,ammesso che ci riesca,spero me lo trovi un giorno.no io invece ho dato una mano al mio amico PIO che era uno degli espositori(fra i migliori a dire il vero)ed abbiamo venduto quasi 2000 euro di merce per la maggior parte dischi in vinile
io non ho comprato nulla perch' se innesco la marcia poi mi pignorano la casa........e allora ho fatto una scelta di saggezza.a me la fiera è piaciuta anche perch' quest'anno tornava dopo tre anni di vuoto e mi è piaciuto che abbiano fatto un unico corridoio questo anche per i clienti che non dovevano fare strane traiettorie!i dischi c'erano eccome ma poi sai com'è prima di andare hai tutto in mente poi quando ti trovi in mezzo ai dischi ti fai prendere l'emozione e non ci capisci più nulla! ciao davide ai prossimi comments su questo splendido sito!un saluto pure al ns.JOHNS che spero risentire presto ugo

Anonimo ha detto...

Colpa mia che sono arrivato verso le 16, ma prima non potevo muovermi.. Comunque, ho preso Flea on the Honey ed il Disco dell'Angoscia, mi ritengo soddisfatto anche dei prezzi, sui quali ho comunque dovuto trattare!
Davide

ugo ha detto...

oggi 21 marzo è il mio compleanno auguri a me stesso ugo

JJ ha detto...

... e allora auguri all'impareggiabile Ugo anche da tutto lo staff di Classic Rock: John, che come sai ti vuole tanto bene; Marina, che fa le veci di consulente spirituale come lo fu Gilly Smith per Daevid Allen, e Prince che è il nostro "catblack, the wizard's hat". A U G U R I. La "lotta continua", JJ

ugo ha detto...

grazie mille john ugo!

chiccotana ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
JJ John ha detto...

@Chiccotana,
Sono John JJ Martin, webmaster di Classic Rock, nonchè autore di tutte le sue schede. Inclusa quella di "Un po' del nostro tempo migliore".
Sebbene tu abbia autocensurato il tuo comment, io l'ho letto comunque in quanto ho gli accessi per farlo.

Diciamo che non ho affatto gradito il tuo tono aggressivo che non si addice a questo sito, né tantomeno che mi si reputi "incompetente" perchè presumo di non esserlo.
Per il resto però, credo anche che tu abbia sollevato delle perplessità che, se espresse in maniera più civile, potrebbero essere dibattute più volentieri.

Vedi un po' tu se e come come vuoi intervenire, ma certamente sappi che su Classic Rock ci sarebbero molte persone disposte a dibattere con te. Primo tra tutti UGO che è un fan dei Pooh quasi a livello indecente.
Mi raccomando però, stempera un po' il linguaggio. Di cose da dire ne hai, di competenza anche, per cui, se vuoi, ti aspettiamo al varco.

ugo ha detto...

guardate non toccatemi JOHN specie sul piano della competenza musicale perchè non si discute affatto!e poi siamo almeno in 50 disposti a difenderlo qualora ce ne fosse bisogno ma lui lo sa far da sè!!|
e poi ci ha due p@@@e così tant'è che è stato già operato di ernia diverse volte aahahhhhhh! ma si scherziamoci su! ugs
p.s. complimenti per la scheda sui FLASHMEN mi ha davvero sorpreso!
il sottobosco dei gruppi prog è davvero vasto e si vede!!!
non è che più in là ci farai pure una scheda sul "volo di icaro"?

claudio65 ha detto...

Immagino i contenuti di quel post censurato: parlare di Pooh degli anni settanta, per certa gente, appare un delitto di lesa maestà (ma poi di chi?). Invece J.J. è una persona di tale competenza musicale ed apertura mentale che ne parla liberamente (insieme a tutti), evidenziando di quella grandissima band i lati positivi e quelli negativi. Anch'io mi iscrivo alla lista dei fan dei Pooh "quasi a livello indecente" :-D, ma solo dei Pooh di cui si parla in questo blogspot, non di quelli che - ahimè - ci hanno afflitto dal 1983 in poi con una sequela di dischi inutili e che stanno celebrando i 50 anni come mai io e tanti altri fan avrebbero voluto.

PS: grandissima la scheda sui Flashmen, mi ero permesso di sollecitarla e J.J. ha subito risposto :-)

claudio65 ha detto...

Il 30 Dicembre 2016, a Bologna c'è stato l'ultimo concerto dei Pooh. Posto un commento su questo post che riguarda quello che, per me, è stato il loro disco migliore o, almeno, quello che a me piace di più.
Ovviamente, la TV pubblica e commerciale era assente dall'evento, dimostrando, come al solito di non capire nulla di Musica, ma questa non è una novità. Chiusa parentesi, la mia riflessione. Con i Pooh si chiude veramente un'epoca, che è l'epoca di cui questo blogspot tratta. L'epoca in cui tanti ragazzi armati solo di coraggio, entusiasmo e buona volontà si sono caricati sulle spalle quattro strumenti ed hanno cominciato a suonare musica altra, altra rispetto alle sempiterne lagne di Sanremo che - anche alla luce del cast di quest'anno - sembrano non morire mai. Era il 1966, quando hanno iniziato. Insieme a loro, avevano iniziato le Orme, i Ribelli di Demetrio Stratos erano già famosi, la PFM si chiamavano ancora "I Quelli" ed i New Trolls non avevano ancora il "New" davanti. I Pooh, all'epoca, erano uno dei mille complessi che avrebbero dato lo scossone al carrozzone reazionario e neo melodico. C'erano anche loro nel mucchio. E, con loro, sento che l'epoca o meglio, l'epopea del "complessi", che ha avuto nel Prog il suo culmine e l'inizio del declino, si è conclusa.
Che poi, avrebbero fatto meglio a chiudere molto prima, che hanno pubblicato "vent'anni inutili di dischi stupidi" (sto parafrasando Valerio, lo so, ma non posso proprio farne a meno) è assolutamente vero. Come è assolutamente vero che non furono antagonisti, casomai riformisti, che furono rivoluzionari - musicalmente parlando - forse solo quando erano molto giovani, semi-sconosciuti e vendevano pochi dischi. Tutto vero, ma nulla di tutto ciò inficia la loro grandezza. Questo sarà il mio ultimo post che li riguarda, per rispetto alla loro musica, che resterà. E ciò che maggiormente resterà - io ne sono convinto - sono le cose che in questo blogspot sono citate, più "Opera Prima" ed "Alessandra", che sono due album bellissimi, sperando che anche i loro sfortunati - ma lodevoli - lavori dell'epoca beat e psichedelica vengano debitamente rivalutati. Resta la malinconia, più che per il loro addio, per l'epoca che hanno rappresentato e che, con loro, ahimè, si chiude.

UGO ha detto...

come spesso accade mi trovo d'accordo con te claudio pure sul fatto che questo del 75 resti il loro migliore disco.
vent'anni di dischi inutili be mi sembra un tantino esagerato perchè qualcosa di buono qui e la lo hanno pur fatto ma la magia espressa dal 71 al 79 resta irripetibile!ora o hanno cavalcato l'onda del prog(come diceva spesso john)oppure lo hanno rappresentato(mi sembra piu giusto dire cosi)col loro pop sinfonico resteranno sempre nei ricordi di noi appassionati di musica.
e poi perlomeno PARSIFAL e UN PO DEL....restano due grandi dischi facilmente accostabili a quelli della PFM LE ORME BANCO tanto per citarne alcuni.
una lacrima e un saluto per l'addio dei POOH

Radioclic ha detto...

Salve! Mi scuso anticipatamente per un commento che non riguarda direttamente i POOH, ma l’efficacissima e precisa disamina che ha fatto John riguardo il fenomeno dei gruppi del pop melodico, fenomeno che mi ha sempre incuriosito perche’, in qualche modo, segnato non da una naturale evoluzione, piuttosto da una specie di uscita momentanea di strada. Per motivi anagrafici non ho potuto viverlo direttamente, ma da sempre sono interessato a tutta la musica, e anche alla cultura pop in generale, quindi questo fenomeno mi affascinava ma non ero riuscito a trovare la chiave di volta. Grazie all’articolo di John posso dire di averla trovata, insieme a tantissimi spunti che, negli anni, hanno contribuito a formarmi sui temi dibattuti in questo blog. Il post lo lessi la prima volta parecchio tempo fa, e in un primo momento non feci caso all’elenco di gruppi indicati come quelli che, volontariamente o meno, cercavano di dividersi la ghiotta torta lasciata libera dai Pooh di Alessandra, gia’ diventati ‘’altro’’.
Bene, in questo elenco c’e’ un gruppo che, a mio avviso, non c’entra davvero nulla. Anche perche’ in un certo senso non era nemmeno un gruppo. Sto parlando ‘’degli’’ Alunni Del Sole, ovvero di Paolo Morelli, scomparso nel 2013.. Non e’ un dettaglio: credo che siano stati messi in questo ‘’calderone’’ (che e’ lo stesso in cui li mette youtube, dove infatti compaiono tra i TI POTREBBE PIACERE ANCHE… appunto se visualizzi i Collage o i Romans) unicamente per il loro nome, in particolare per l’uso del genitivo che tanto successo ha, poi, avuto nella scelta dei nomi di gruppi nati anche 5,6,7 anni dopo (Il giardino dei semplici, la bottega dell’arte), o addirittura di stile molto diverso e qui molto apprezzato (il balletto di bronzo, il rovescio della medaglia, la locanda delle fate). Se i dischi, completamente identici, fossero stati pubblicati con il nome di Paolo Morelli, questo nome non sarebbe comparso nell’elenco, sebbene vi sia, giustamente, un solista come quello di Ragazzina.

Radioclic ha detto...

Una precisazione e’ quindi d’obbligo. Paolo Morelli sceglie il nome ‘’Gli Alunni Del Sole’’ ispirandosi a un romanzo del 1952 di Giuseppe Marotta. Non e’ quindi un nome di fantasia, ma una citazione-omaggio. Le prime incisioni del gruppo sono del 1968, posteriori quindi alla nascita dei Pooh, ma antecedenti di almeno 5 , 6 anni al fenomeno citato nel post. Mentre in questi primi anni si puo’ ancora parlare di gruppo (partecipano come resident band a Speciale Per Voi di Renzo Arbore), dal 1972 in poi si puo’ tranquillamente parlare di un solista accompagnato da una backing band. Questo e’ ammesso addirittura dal fratello Bruno, chitarrista del gruppo, che dice chiaramente sul sito dedicato al complesso napoletano ‘’ D’altra parte, all’epoca anche la Produttori Associati, stando a una valutazione puramente commerciale, non volle cogliere la circostanza per liberare Paolo dalla “gabbia Alunni del Sole e rendere onore a un merito che spettava a lui soltanto, unicamente perché era il momento in cui i complessi andavano di moda e vendevano piu’ dischi. Da quel momento in poi di canzone in canzone la storia di Paolo Morelli e’ diventata Alunni del Sole, come proiezione di se stesso ed estensione della sua anima artistica, uno pseudonimo plurale e al contempo una casa dove porsi al riparo con le proprie fragilita’.
Posta la questione del nome, comunque non secondaria perche’ da una parte e’ qui che nasce l’equivoco, e dall’altra e’ indubbia l’influenza nella scelta dei nomi di gruppi nati successivamente, veniamo a quella che credo interessa di piu’ a questo forum, ovvero quella stilistica. Bene, credo che in nessun brano di Paolo Morelli ci sia non solo la piu’ lontana influenza dei Pooh, ma in un certo senso , cosi’, a orecchio, non sento l’influenza praticamente di niente. Ho come l’idea che Paolo Morelli vivesse in un mondo non solo musicale tutto suo, in se’ non e’ positivo o negativo, ma di certo non puo’ essere considerato derivativo. Ha avuto successo negli anni 70 perche’ aveva l’eta’ di un giovane musicista in quegli anni, ma non riesco a scorgere nulla di cosi’ identificativo di un’epoca, tantomeno nelle sue liriche oniriche, si’, ma spesso vicine all’incubo, alla presenza di clowns, bambole di cartone, giocattoli di legno, all’ossessione feticistica su alcuni dettagli , che io vedo lontanissima dal romanticismo di facciata dei gruppi suddetti, (‘’avrei preferito vederTI morire (!!!!!!) da ‘’ombre di luci’’, ‘’come un vero pagliaccio con il viso truccato e le mani INGIALLITE (!!)’’ da ‘’pagliaccio’’.

Radioclic ha detto...

Ho pensato molto prima di scrivere questo commento qui, perche’ gia’ so che e’ off topic, inoltre non vorrei che ogni fan di ognuno dei gruppi citati, dalla bottega ai cugini dica … ‘no, ma aspetta, c’e’ da fare un distinguo’… Prima di tutto, non sono un fan degli Alunni del Sole e non ho mai avuto l’onore di conoscere il maestro Morelli, non possiedo nessuno dei cd integrali ma solo raccolte di successi… anzi, sono molto piu’ un fan dei Pooh ma non ho mai sentito il bisogno di dire alcunche’ su di loro. Sono solo uno che ha ascoltato molta musica e ogni tanto e’ affascinato dalle storie che girano intorno alle canzoni, e la storia di Paolo Morelli e’ affascinante e tragica come le sue composizioni. Ho scritto tutto questo con rispetto verso il Forum, ma ovviamente se e’ troppo fuori ot, vedra’ john se eliminarlo o eventualmente spostarlo. Complimenti ancora al forum.

UGO ha detto...

CIAO RADIOCLIC sono ugo vecchio lettore di questo blog.
mi trovi pienamente d'accordo sul citare gli spesso dimenticati ALUNNI DEL SOLE.be certo puramente PROG non lo erano affatto ma la complessità orchestrale di alcuni loro lavori specie il primo ma un po pure gli altri tutti intrisi di quel pop romantico affine ai POOH anni 70 mi hanno messo in condizione di chiedere in passato a JOHN una scheda sul loro primo disco o perlomeno una riassuntiva del loro lavoro di musica pop orchestrale e se i POOH come dice giustamente JOHN non erano PROG ma POP SINFONICO non vedo come in questo magnifico blog non li si possa inserire sebbene con una sola scheda ovviamente!altro discorso sono i CUGINI DI CAMPAGNA assolutamente troppo leggeri per essere solo citati mentre sulla BOTTEGA DELL'ARTE non solo JOHN ha recensito il loro primo album ma grazie alla mia insistenza ha partorito pure una scheda sul loro primo singolo di cui caro RAdioclic ti invito a leggerne il bellissimo contenuto che il grande john fece oltre ad invitarti all'ascolto del loro lato b "notturno per noi" direttamente scaricabile dal sito YOUTUBE!

RadioClic ha detto...

Ciao Ugo, so che non sei solo un vecchio lettore, ma una vera colonna portante qui. Ti ringrazio del commento, anche se tu dici di essere d'accordo con me ma poi vorrei capire su che punto, visto che io sostengo che il progetto Alunni del Sole abbia viaggiato su un binario parallelo sia ai Pooh e ai loro gruppi fotocopia, sia al prog, e che questo fraintendimento sia nato proprio dal nome del progetto, in qualche modo simile ai vari 'QUALCOSA-DI-QUALCOS' ALTRO' (bottega dell'arte, magazzino dei ricordi ecc. da un lato, locanda delle fate o il rovescio della medaglia dall'altro), e del cui 'formato' credo abbia avuto la primogenitura, e al contrario tu sostieni che siano affini ai Pooh nella loro concezione di pop romantico. Io sostengo che se proprio dobbiamo etichettare questi dischi, li vedrei meglio inseriti nel contesto 'cantautori non politicizzati' degli anni 70, insieme a Baglioni diciamo. Per questo, ho voluto porre questo quesito un po' paradossale, del tipo 'se i dischi, gli stessi identici dischi con lo stesso identico suono, arrangiamento, ecc, i master proprio, fossero usciti a nome Paolo Morelli sarebbero stati inseriti in questo elenco? Credo piuttosto che tu sia d'accordo con me sul fatto che l'opera di Paolo Morelli necessiti se non di una rivalutazione, almeno di un nuovo ascolto ragionato, e questo non puo' che farmi piacere. Pero' proprio per il fatto che vedo queste opere completamente avulse dal resto della scena anni 70, sia pop che prog, non chiederei mai a John una scheda su di esse. Grazie per i tuoi consigli, non manchero'. Buon Classic Rock a tutti!

claudio65 ha detto...

Questi ultimissimi post, mi sembra che vogliano porre attenzione sul fenomeno del pop melodico degli anni settanta. Quando si parla di questo genere musicale, occorre prestare attenzione e fare delle tare, tenendo conto che questo genere è imparentato con il progressive rock, ma non è certo assimilabile ad esso (anche se più di un punto di contatto c'è). Il genere lo hanno lanciato i Pooh, con il loro secondo album CBS: "Alessandra", anche se tracce evidenti di questo genere c'erano già nel primo album della nuova serie: "Opera Prima" (con più rock, però) e persino nell'ultimo album della Vedette: "Memorie" (lavoro colpevolmente sottovalutato quest'ultimo, secondo me). Detto questo, molti hanno deciso di lanciarsi in quella nuova miniera d'oro, con risultati molto altalenanti e contraddittori. Alcuni sono stati bravi (Bottega dell'Arte, Gens, Opera, Panda), altri bravissimi (Matia Bazar), altri ancora, come gli Alunni del Sole, hanno alternato cose valide a cose molto più dozzinali. Poi, c'è stata una pletora di gruppetti commerciali davvero stucchevoli: alludo a Romans, Santo California, Daniel Santacruz Ensemble (anche se questi avevano una vocalist del calibro di Mara Cubeddu), Collage (questi avevano pure iniziato con il prog, ma poi erano brutalmente affondati nel melodico più reazionario), gli Albatross di Toto Cutugno (dove ha pure militato, sigh, il grande Joe Vescovi). Questa valanga di melassa ha macinato successi di classifica roboanti, ma il cui peso specifico musicale è stato nullo o quasi.
Il buffo è che quando la valanga di melassa aveva travolto la Hit Parade, i Pooh avevano cambiato genere, virando su un pop-rock più brioso ed energico, riscoprendo in un certo senso, quelle robuste radici rock che avevano già dimostrato di avere nel loro periodo "beat". E' stata una valanga arrivata in ritardo, quando già i caposcuola avevano abbandonato la cattedra e si erano rinnovati. Mediocri imitatori, che sono stati addirittura di danno ai Pooh stessi, che sono stati assimilati a questa frana nazional-popolare, con la quale non hanno mai avuto nulla a che spartire.
Detto questo, c'è molto da salvare del pop melodico (penso ad esempio ad un bellissimo album di country-rock dagli ex-prog rockers Genova&Steffan: "La strada, le stelle, il vento", colpevolmente mai ristampato su vinile o su CD), ma va attentamente selezionato e vagliato, perché il rischio di buttarci dentro spazzatura musicale è molto alto.

ugo ha detto...

so pe certo che è uscito a nome di PAOLO MORELLI il primo album del gruppo DOVE ERA LEI A QUELL'ORA ma nella sua prima stesura che fu poi rifiutata dalla casa discografica ma molto più prog del disco stesso che usci e che di prog ne aveva lo sviluppo con i brani legati l'uno all'altro!appena potro vedro di comprarlo per poterne sentire le differenze.poi sono pienamente d'accordo con claudio 65 sul differenziare alcuni gruppi più consistenti tipo la bottega ad altri davvero leggeri ed impalpabili tipo collage o romans ciao ugo

RadioClic ha detto...

Si' Ugo, ne ero a conoscenza ma non l'ho ascoltato. Secondo Bruno Morelli, fratello di Paolo, queste matrici risalirebbero addirittura al 1970 e non al 1972, anno della realizzazione della versione definitiva di ''dove era lei a quell'ora''. In particolare, dovrebbe essere presente una traccia, di bassa qualita' audio ma di alto valore documentale, del 'provino' piano e voce di Paolo Morelli presso la Produttori Associati. Se cosi' fosse, ancora piu' sarebbe da far uscire il progetto Alunni Del sole dalla categoria dei gruppi fotocopia ed iscriverlo una volta per tutte in quella, se non dei capiscuola, almeno degli outsiders. Il pericolo di retrodatazione e' pero' dietro l'angolo.

MarioCX ha detto...

Paolo Morelli è stato un grande artista.
Il suo modulo espressivo dai forti colori partenopei può inizialmente destare qualche perplessità, ma le gemme pop del suo songbook non sono poche.
Da (ri)scoprire.

ugo ha detto...

io una scheda dedicata agli ALUNNI la farei magari riepilogativa del loro periodo iniziale perchè non saranno stati prog ma qualche traccia di pop sinfonico è presente spesso nei loro dischi per cui credo non stoni affatto una scheda e poi non dimentichiamo che negli ALUNNI DEL SOLE ci ha fatto parte un certo GIANFRANCO COLETTA già componente dei CHETRO E CO oltre che da sempre nel giro prog che si rispetti!ciao ugo

JJ John ha detto...

Ugo, facciamo così: la scheda riepilogativa degli Alunni la fai tu. Diciamo due / tremila battute o giù di lì. Io te la correggo se necessario, e te la pubblico. Ovviamente a tuo nome. Ti va?

MarioCX ha detto...

Buona idea John!
Ugo fatti sotto.
Gli Alunni non sono certo prog, ma la scrittura musicale di Morelli è stata sicuramente gradevole e raffinata. Almeno fino al 1978, anno del million seller "Liù".
Dopo quell'anno (e quel Festivalbar che vinsero) ci fu una brutta lite con gli altri due Alunni originali Borra e Leofrigio e tutto andò a farsi friggere.
Un paio di anni fa è venuto a mancare in Val D'Aosta anche il batterista Giulio Leofrigio, da tempo apprezzato pittore.

ugo ha detto...

ti ringrazio john ma ad ognuno il suo mestiere e tu lo sai fare benissimo
quando vorrai a tempo perso...ammesso che tu ne abbia!!!

JJ ha detto...

Maddai Ugo non fare il timido. Sugli Alunni ne sai più di me e il tuo contributo sarebbe davvero prezioso. Te lo ha detto anche Mario Cx... e scusa se è poco. Al limite coalizzatevi. Io lo spazio ve lo do.

Non posso occuparmene io perché al momento sono oberato di battute: per VINILE, e anche per un nuovo progetto che sto portando avanti con una famosa eminenza della storiografia musicale italiana.
In più, se permettete, devo anche sopravvivere, e questa è la parte più complessa di tutta la faccenda.

Quindi Ugo e Mario: fate il Vs. pezzo sugli Alunni e date il vostro contributo alla storia della musica pop italiana.
Meglio di voi non saprei a chi affidarlo.
Koraggio

MarioCX ha detto...

Vi dirò...un paio di anni fa per la risibile cifra di 30 euro ho comprato il box con i loro primi 10 album classici in cd, da "Dov'era lei a quell'ora" (1972) a "Quando si è soli come me" (1982).
Peccato che non ho mai trovato il tempo per ascoltarli bene...ho una vita della quale non mi lamento (tutt'altro), ma parecchio complessa per tutta una serie di ragioni, che non vi sto a raccontare tra le quali un lavoro ingegneristico che mi costringe a pesanti trasferte in giro per il globo.
Per serietà, prima di scrivere dovrei sciropparmeli tutti mentre al momento ho dato un ascolto solo a "Mi manchi tanto", "A Canzuncella" e "Liù" trovandoli molto gradevoli soprattutto quest'ultimo.
Poi ho un paio di "Raro!" dov'è presente la loro discografia, ma più che a riflessioni storiografiche e artistiche si discetta sulla rarità e sulla quotazione dei dischi.
Però non dico di no, in agosto dovrei avere un po' di respiro e magari qualcosa butto giù davvero...grazie a JJ per l'opportunità!

ugo ha detto...

in effetti caro MARIO CX io ho tutta la loro dioscografia ma non ho mai avuto il tempo di sentirmela per bene
voglio solo darti una dritta riguardo i loro 45 giri
punto primo saprai che il brano l'aquilone e concerto furono pubblicati nel 68/69 su due diversi 45 giri ma sono due versioni completamente diverse da quelle che poi troveremo nei loro lp
in sostanza furono entrambe rifatte ma mentre concerto fu pubblicato a 45 giri nella nuova versione l'aquilone non risulta su 45 giri la seconda versione presente invece sulla loro racoclta del 75
poi sempre nel 75 quando usci questa raccolta fu pubblicato il singolo i tuoi silenzi il cui retro poesia d'ottobre resta un inedito presenrte solo su singolo
poi ancora esistono due canzoni dallo stesso titolo CAREZZE ma una pubblicata nel 71 e l'altra nel81
mentre quella del 1981 è un brano tratto dal rispettivo lp dallo stesso titolo appunto CAREZZE il brano CAREZZE del 71 è un caso particolare nel senso che era la sigla del programma tc SU DI GIRI e gli autori di quel brano che puoi scaricare da youtube dove dice quello rarissimo sono GUARDABASSI E MANGIAROTTI se non erro dunque un pezzo non scritto dal solito PAOLO MORELLI ma molto bello seppur breve durando appena due minuti e mezzo
fu pubblicato come retro del brano ombre di luci pezzo gia pubblicato qualche mese prima con retro ritorna fortuna
ci tenevo a fare questa precisazione poiche resta una delle perle del repertorio ahime ignorata e edimanticata da molti
riguardo la produzione su 33 giri be mario cx se avrai il tempo di ascoltarli tutti almeno fino a CAREZZE lascio a te il compito di redigere una bella scheda questa qui lo buttata giu velocemente per cui caro john perdona qualche errore di dizione/punteggiatura
ciao a tutti vs. U G O

UGO ha detto...

..e dato che mi trovo sulla scheda dei POOH intendo fare pure questa precisazione sul loro singolo del 75 tratto da FORSE ANCORA POESIA visto che da UN PO DEL...non furono tratti singoli ad eccezione di una versione x jb di mediterraneo/eleonora mia madre ma tagliata nei finali ma veniamo a noi nello stesso anno 75 quando i pooh pubblicarono forse ancora poesia incisero un 45 giri dal titolo NINNA NANNA/è BELLO RIAVERTI a porposito di questo pezzo di cui i POOH hanno inciso tre diverse versioni ossia quella del 45 gir con una coda finale piu lunga rispetto all nuova versione del 78 presente sulla raccolta 75/78 una versione un po piu breve ma a mio avviso molto piu bella di quella del 75 dove pare che la voce si senta da lontano ed abbia uno strano eco mentre la coda finale è piu lunga inoltre nei primi 2000 ripresero questo pezzo nel loro disco opera seconda
è bello riaverti resta a mio avviso uno fra i brani piu belli del gruppo e chiude idealmente la stagione sinfonica del gruppo
ma riguardo ai singoli dei pooh almeno fino al 79 anno di VIVA ci avevano abituato alle b-sides inedite poi tutte riunite nelle varie raccolte
una nota di emrito ai loro due singoli progressivi strumentali rispettivamente RISVEGLIO/LA GABBIA DEL 77 dove secondo me nel pezzo LA GABBIA si sono ispirati ai GOBLIN di profondo rosso ma è una mia sensazione essendo il pezzo dei goblin uscito due anni prima mentre a fine 78 pubblicarono il singolo FANTASTIC FLY/ODISSEY che erano le sigle della serie dedicata ad E.A.POE
CIAO UGO

MarioCX ha detto...

Ciao Ugo,

tornando agli Alunni saprai che "L'Aquilone" ha avuto due copertine, la seconda (quella arancione) ha uno dei componenti del gruppo con sovrastampata una sorta di maschera afro-horror...chissà perchè.
Questa:
https://www.discogs.com/it/Gli-Alunni-Del-Sole-LAquilone/release/10163996

Ne sai nulla?

ugo ha detto...

no qui sulla copertina di l'aquilone non so dirti nulla tranne che usci con due copertine diverse(le ho entrambe) e le canzoni sono identiche so solo che la seconda versione de l'aquilone non esiste su 45 giri ma che esiste un altro 45 giri della erre records uscito nel 73 con concerto/l'aquilone ma sono le diue versioni del 68/69 mentre un 45 giri di concerto con retro fantasia e copertina verde della p.a. esiste
inoltre pure il brano fiori uscito nel 70 su etichetta liberty è in una versione diversa rispetto a quella della raccolta del 75

ugo ha detto...

ritornando agli ALUNNI DEL SOLE le uniche tracce di POP SINFONICO o un pò di PROG si possono riscontrare nella prima facciata del loro primo disco del 72 dov'era lei a quell'ora non fosse altro per lo sviluppo concept del disco mentre il lato b pur essendo di ottima fattura comprende brani separati
il secondo disco e mi manchi tanto è quello con piu hit all'interno bello romantico ma pop invece il terzo disco jenny e la bambola contiene alcune tracce prog ed è forse il loro disco piu maturo sul piano musicale proseguendo abbiamo le maschere infuocate altra bella prova del gruppo ma sempore nei canoni di un pop sinfonico poi l'anno successivo è la volta di a canzuncella disco della quasi consacrazione avutasi l'anno dopo col tormentone di LIU disco carino ma dove si avverte un leggero indebolimento al livello compositivo poi con tarantè si chiude la stagione dei 70 siamo nel 79 e pure di alcuni componenti del gruppo che abbandoneranno il progetto dei f.lli morelli
gli altri due dischi cantilena(ultimo x la ricordi) e carezze x la rca proseguono in maniera stanca la vena melodica del gruppo poi il solo paolo morelli è stato autore di due dischi solisti sebbene accompagnato da alcuni membri del gruppo sto palando di..quando si è soli come me e di canzone in canzone
lascio a voi un commento su questo gruppo spesso dimanticato e a torto perchè basterebbero le sole lìaquilone concerto e mi manchi tanto un altra poesia e a canzuncella canzoni che da sole bastano per essere ricordati
ciao ugo

Davide ha detto...

Il capolavoro assoluto degli Alunni del Sole: Un manichino in vetrina. Canzone senza tempo.

Ekphrasys ha detto...

Dei Pooh direi che il trittico "Boomerang", "viva" e "stop" è eccezionale, e tecnicamente inarrivabile per il 90% dei musicisti italiani. I Pooh avevano a disposizione i migliori studi di registrazione, fonici, furono i primi ad usare la tecnologia non solo sul palco, ma anche in studio. Questi tre dischi sono molto, ma molto più complessi di quanto si pensi e la musica è estremamente coesa, con fraseggi del Maestro Battaglia da brividi...

Tornando al nostro "UPDNTM", direi che è la summa, l'apice del periodo "Barocco" dei Pooh (no, non chiamatelo Prog. per carità) ed è (PER ME) infinitamente superiore a Parsifal, che paga anche lo scotto di essere nato nel periodo di transizione tra i vecchi Pooh di Fogli e quelli nuovi di Canzian..Se non ricordo male molto materiale iniziarono a comporlo ancora con Fogli. E' senza dubbio un disco maturo, a tratti struggente, debitore di un certo sinfonismo prog. che a tratti ricorda "anima Latina" o "il Volo"...
Il biglietto credo sia ripagato da quella gemma che è "Il tempo, una donna, la città", vero capolavoro della seconda fase dei Pooh. Il resto è molto interessante e ben suonato, anche se in un paio di pezzi si perdono un po' troppo nella melensaggine, come di consueto.

Senza dubbio, uno dei Pochissimi dei Pooh che spesso sento il bisogno di ascoltare, insieme ai citati Boomerang, Viva e Stop.


Concludo ricordando una delle vittorie forse più meritate di Sanremo: "Uomini Soli" che al di là di tutto è un gran pezzo con un testo che...bisogna essere grandi per capirlo e soprattutto "sentirlo"....

;)

ugo ha detto...

prog sinfonico resta sempre una branca del prog
appunto il prog aveva varie sfaccettature e i pooh erano una di queste tant'è che se spulciamo i tanti gruppi degli anni 70 notiamo che si passa dal prog triangolare delle orme a quello jazzato degli arti e mestieri a quello a tratti arabeggiante degli area a quello hard del balletto di bronzo/biglietto x l'inferno a quello direi quasi satanico di JACULA era proprio qui il fascino del genere nella sua poliedricità!

MarioCX ha detto...

"Boomerang", "Viva" e "...Stop" sono molto patinati.
Ben suonati, meglio arrangiati e ben registrati e sicuramente zeppi di pezzi memorabili.
Tutti e tre incisi a Carimate in quello "Stone Castle Studio" che fu un po' l'"Abbey Road Studio" italiano in un periodo in cui l'industria discografica aveva ingenti capitali da investire e che investì, va detto, piuttosto bene.
Ma il mio Pooh preferito del periodo "post sinfonico" resta "Rotolando Respirando".
Mal registrato, peggio mixato, ma non c'è un brano debole e le gemme in esso sono veramente magnifiche.
Qualche filler negli altri dischi c'è.

ugo ha detto...

si mario cx mi trovi d'accordo anche perche ROT/RESP è un disco sanguigno rock con testi mai banali ma,almeno sedondo alcuni critici,è il loro ultimo bel disco e,guarda caso, con boomerang inizierà il corso che gli ha dato ancora piu successo ed è il primo disco col nuovo logo

MarioCX ha detto...

La terna Boomerang-Viva-Stop lascia intravedere quello che, purtroppo, I Pooh sarebbero diventati negli anni dagli '80 in avanti, il gruppo delle ospitate televisive per dire banalità.
A mio modo di vedere "...Stop" è l'ultimo grande disco, poi è un degradare con qualche picco qua e là.
Basti confrontare l'hit del 1980 "Canterò per te" con quello del 1981 (che poi è l'ultimo) "Chi fermerà la musica".
Un confronto impietoso nei riguardi di quest'ultimo, al di là delle vendite neutralmente.

ugo ha detto...

be mario io ci aggiungo pure buona fortuna che,a parte chi fermerà la musica che assieme a cercami e specie non siamo in pericolo restano per me i tre brani piu sciocchi del gruppo,però in buona fortuna i pezzi buoni non mancano tipo fuori stagione dove sto domani una sorta di remake di ci penserò domani e lascia che sia molto bella a mio avviso
poi nel 82 il doppio live palasport che come spesso succede chiude e suggella la parte migliore del complesso.dopodichè abbiamo i tre dischi definiti dei "viaggi" dove su ognuno si salvano solo un paio di brani e nulla piu
bisogna attendere il 90 per uomini solo la cui canzone vala da sola tutto il disco che non è male ma manco una vetta onestamente
la chiusura del 2010 con dove comincia il sole è ottima ma,ripeto,il fascino dei dischi dei 70 resta irripetibile e questo sia per loro che prog lo sono stati solo su 3 dischi ma pure per quei gruppi miratamente prog vedi pfm orme new trolls bms che negli 80 hanno abdicato al pop più commerciale di sempre

MarioCX ha detto...

Di "Buona Fortuna" salvo solo "Dove sto domani" e "Fuori Stagione" soprattutto quest'ultimo poco conosciuto e credo mai eseguito dal vivo.
C'è di buono ancora qualcosa ne "Il colore dei pensieri" (almeno tutta la side A) e "Oasi".
Poi il buio più pesto.

ugo ha detto...

al di la dello scadimento musicale il grosso errore che hanno commesso i pooh è stato quello di riempire i dischi di brani cantati noiosi e a volte inutile mentre se avessero inserito almeno due strumentali su ogni album perlomeno ci consolavamo li sopra e questo al di la se ciò fosse avvenuto negli anni 80/90/00 non trovi?
ad esempio il brano concerto per un oasi del 89 poi inserito come lato b del singolo uomini soli è un esempio
per carità qui nessuno pretendeva di riesumare i pooh dei 70's cosa impossibile ma di certo col discorso degli strumentali avrebbero mantenuto un livello se non superiore perlomeno dignitoso

MarioCX ha detto...

Mah...nel pop secondo me ogni istanza artistica ha il suo ciclo vitale al termine del quale la medesima si trascina tra ospitate televisive, reducismo e dischi sempre più senili.
Purtroppo i Pooh sono arrivati a livelli imbarazzanti come nel caso del testo de "Il cielo è blu sopra le nuvole" laddove si narra di drammucci piccolo-borghesi di corna e signore alle prese con mariti cattivi e figli di papà.
E' l'ultimo disco che ho comprato, poi ho preso quello del 2010 ma, insomma, la zuppa non è stata molto diversa.
Poi ad un certo punto della loro carriera sono finiti anche nel celebrarsi ad oltranza. Le avvisaglie c'erano già nei '70 quando festeggiarono a Venezia nel '76 il decennale, poi i 15 anni, poi 20 poi 30...poi 40 e basta!
Come siamo belli, fortunati, bravi e talentuosi.
E che vite belle e goduriose che abbiamo.
Si, va bene, adesso però levatevi dalle palle, grazie.

ugo ha detto...

si concordo sul tuo commento critico mario troppo autocelebrativi e presenzialisti ma i pooh rappresentano per il pubblico italiano ciò che sono stati i beatles per quello inglese con tutte le differenze storiche e stilistiche del caso.
se si fossero sciolti dopo uomini soli avrebbero fatto bene ma ripeto io l'unico rammarico che ho è quello di non aver inciso un disco di soli brani strumentali ma ormai pure valerio negrini col tempo ha mostrato la corda con testi meno impegnati

MarioCX ha detto...

Un testo può non essere particolarmente profondo o "impegnato", per dirla come si diceva un tempo, ma al contempo non essere banale e funzionale alla musica.
Ed in questo esercizio Negrini era un maestro.
E talvolta andava anche a fondo nell'ambito, diciamo così, "sociologico".

Mi viene in mente il testo di "Giorno Per Giorno" che era la B-Side di "Cercami".
Laddove il mondo rock ha sempre espresso irrisione e disprezzo verso coloro che conducono faticosamente una vita "normale", fatta di lavoro ed alienazione (basti pensare al "Mr. Jones" di Dylan, ma anche i Kinks ci sono andati giù duri insieme a mille altri), Negrini mette in essere un testo ricco invece di malinconica afflizione verso chi ha un'esistenza che lo spinge verso un baratro di apatia.
Originalissimo, profondo e purtroppo capito da pochi.

Ma poi, cambiando argomento, ogni disco dei '70 ha gemme inestimabili che sono passate via come riempitivi minori.
Qualche titolo: "Lei e lei" da Parsifal, "1966" dal disco oggetto di questo esame di JJ, "Gitano" da Poohlover, "Il suo tempo e noi" da Rotolando Respirando, magnifico esordio di Canzian compositore nei Pooh, "Air India" da Boomerang e "Susanna e basta" da Viva...sempre Canzian mi pare.
Insomma, un gruppo spesso deriso da una critica togata, ambiguamente "dotta" e di vista corta a causa di una poetica musicale romantica, lirica e quindi tipicamente italiana.
Del tutto normale per un gruppo pop-rock nato nella nazione della romanza, di Verdi e di Puccini.

Devo dire che non mi piacque e non mi piace oggi il pezzo sanremese "Uomini Soli" che vedo citi spesso.
Forse sul crinale dei 25 anni (la mia età, ahimè, nel 1990) la mia percezione musicale cambiò registro e mi trovai in cerca di altre cose.

Negli anni '80 ho apprezzato i dischi di Amedeo Minghi che all'epoca non conosceva nessuno e la cui partecipazione allo stesso Sanremo di cui si diceva, si rivelò fatale. Quanto meno per la credibilità artistica.

Poi nessuno, tra i miei "amici", ha mai capito come potessi ascoltare i Rolling Stones e i Pooh con pari godimento, che dire...mi dispiaceva per loro.
Dove sta scritto che non si possono gustare con lo stesso piacere una bella pizza e una magnifica fiorentina?
Però devono essere piatti di grande qualità e ben cucinati entrambi, in caso contrario si rischia l'equivalente musicale tra i Bay City Rollers e i Cugini di Campagna.

Ma JJ che fine ha fatto? Ci legge e non ci sgrida per questo dibattito a due?

ugo ha detto...

aaahhh be se john ci sgriderà ce lo beccheremo riguardo il brano GIORNO X GIORNO credo sia il vero capolavoro di BOOMERANG ma non contenuto su lp!!!
è di un realismo estremo e riflette la vena poetica del grande valerio circa gli altri brani be gitano credo abbia anticipato di molto il tema degli extracomunitari lei e lei è un pò lo specchio di PIERRE al contrario visto che narra di un amore lesbico tra due donne il suo tempo e noi è di una delicatezza unica e gode di una musica stupenda ma vorrei citare pure mio padre una sera stupendo dialogo fra figlio e genitore tratto da alessandra come pure tutto alle tre che narra di una storia finita e chiudo con quaderno di donna stupendo affresco dedicato al mondo femminile ma sono tutti pezzi(e da qui la conferma) dei 70's ciao mario ..in attesa della sgridata di JJ

MarioCX ha detto...

Ciao Ugo grazie della chiacchierata.
JJ, fatti vivo che stiamo in pensiero!

JJ John ha detto...

Sono qui! Sono vivo, sto bene.
Mi sto dedicando al mio prossimo libro, sto studiando e nel frattempo cerco di godermi questo - spero irripetibile - periodo di quarantena.

Sui Pooh come sapete non competo molto, ma ricordo con piacere e nostalgia "Boomerang" e "Viva", i miei preferiti del primp periodo pop.
Molto meglio fu "Rotolando", ma era un disco di transizione. Anche "Stop" non era male... "che malinconia, Milano che cerca compagnia..." "Vorrei, vorrei, chissà cosa mai vorrei, pensava spegnendo la luce..." Bellissime per quei tempi.
"Giorno per giorno" invece nn la conosco, ma se Ugo mi dice che era una candidata a Boomerang, la devo ascoltare assolutamente. E anche leggere!


A questo proposito, quando qualcuno mi chiede "chi è stato il miglior paroliere italiano degli anni 60-80?" non mi viene mai in mente Mogol. O almeno non subito.
D'istinto rispondo: Guccini ... Fossati... Valerio Negrini (che ho conosciuto e che ci ha scritto anche su questo sito), Oscar Avogadro, Gianfranco Manfredi. Mogol, con tutto il rispetto,s'intende, viene molto dopo.

Voi che ne pensate?
Abraxas a tutti dalla zona rossa,
JJ

ugo ha detto...

be concordo sui parolieri tranne che per guccini non me ne vogliate ma non lo mai sopportato è un fatto mio personale ma 3/4 lp li posseggo del soggetto poi manfredi era grande ma difficile ed ermetico gli preferisco lolli per il resto concordo su tutti avogadro grande penna tra lavezzi e la bertè tanto per fare un esempio fossati immenso e ovviamente il grande negrini
a proposito hai detto che ha scritto pure su questo blog in quale scheda e poi ti risulta che il negrini abbia scritto testi per altri artisti oltre ai pooh? attendo risposta ugo

ugo ha detto...

ascolta per bene il brano giorno x giorno specie quando dice ..inventiamo altre ore se il tempo non basta ....poi sappi che pure da viva fu tratto un brano inedito(il retro di io sono vivo) sarebbe sei tua sei mia con un assolo graffiante del solito dody dopodiche gia da stop nessuna b-sides inedita poiche entrambi i brani del singolo rientravano nell'album
rimango della convinzione che il limite dei pooh sia stato in un certo senso proprio il negrini mi spiego:
negrini è stato un grande paroliere ma se i pooh si fossero svincolati dai suoi testi giusto un pochetto da fare spazio alla loro vena di eccelsi musicisti oggi avremo come patrimonio qualche canzone sciocca in meno(cercami/chi fermara la musica/non siamo in pericolo) e qualche perla strumentale in piu vedi preludio/quinta stagione/mediterraneo/f.a.p/risveglio/la gabbia/fantastic fly/odissey/concerto per un oasi ciao

MarioCX ha detto...

Bentrovato JJ e buona quarantena!
Ugo, Negrini ha scritto cose molto belle e raffinate, ma non dimentichiamo che il pop, anzi che la musica in genere, nel nostro sistema economico nasce da un quid artistico per venire poi diffusa come merce risultato ultimo di un ciclo produttivo industriale.
Ne consegue che la serialità conseguente determina il "poeta a gettone", ovvero colui che per esigenze di mercato scrive. E scrive cose che magari non sono coerenti con la sua ispirazione ma con le attese del mercato che deve accogliere quella merce.
E' il capitalismo honey.
Ha avuto il merito storico (tra gli altri) di aver diffuso la fruibilità della musica a livelli impensabili un tempo, ma con la contraddizione (tra le altre) di piegare l'ispirazione alle esigenze del Capitale.
Da ragazzo mi divertivo a chiedere ai miei amici se secondo loro erano più commerciali i Pink Floyd o Massimo Ranieri, la risposta era scontata.
Allora io me ne uscivo sostenendo la tesi che essendo tutta la musica merce in commercio, l'artista più commerciale è nella realtà quello che vende più dischi, ovvero quello che rende l'investimento di Capitale più profittevole.
Ma noooooo…
Eh si.

ugo ha detto...

si son d'accordo con te mario che ad un certo punto negrini ha dovuto pure comporre testi che avessero garantito un ritorno economico e il brano chi fermerà la musica ne è un emblema anche se il paragone FLOYD/RANIERI mi sembra davvero improponibile però ho afferrato il tuo concetto pensa tu uno che mentre scriveva guardami adesso senza paura odiami solo se un giorno tu vedrai che io mi arrendo poi ti diceva l'aria diventa elettrica ed un uomo non si addomestica e la molla è carica aaahhh mi vien da ridere infatti ho sempre pensato che in dieci anni il gruppo fosse passato dal loro capolavoro del 75 al loro disco piu brutto nel 85 appunto giusto un decennio!

MarioCX ha detto...

Comunque "Un po' del nostro tempo migliore" (CD) uscirà in edicola la settimana prossima in una bella edizione cantonata con interessanti testimonianze e ricordi dei 4 artefici.
Ho comprato la settimana scorsa "Parsifal" (si è la mia quinta copia tra vinili e cd) e mi sono reso conto che si tratta delle migliori edizioni fatte fino ad oggi dei dischi dei Pooh.

MarioCX ha detto...

Mi correggo: "UPDNTM" uscirà questa settimana, venerdì 24 Aprile. Merita anche solo per il packaging mai così accurato, i booklet allegato sono molto interessanti. Credo che acquisterò dal sito Mondadori anche qualche arretrato.

MarioCX ha detto...

Visto che qui è stato citato Paolo Morelli, vi comunico che sembra sua imminente la pubblicazione di un libro sulla sua storia e sugli Alunni del Sole.
Per i tipo dell'Arcana Editrice:

https://www.duepuntotre.it/2020/03/esce-il-libro-degli-alunni-del-sole-per.html

Piaccia o meno il canzoniere del grande autore napoletano, un libro che ne racconta fatti e retroscena per un appassionato di pop non può che essere imperdibile.
Anche per capire meglio i retroscena dell'industria discografica dell'epoca.
Come l'avventura di Antonio Cassetta della "Poduttoriasscociati" che, fatti i denari con l'Orchestra Spettacolo Casadei, li utilizzò poi per finanziare artisti di vaglia come De Andrè e Morelli e per acquistare il castello di Carimate e bruciare tutto il suo patrimonio nella costruzione degli "Stone Castle Studios", che ha visto i più grandi artisti italiani registrarci le loro opere più importanti.

MarioCX ha detto...

Visto che da queste parti se n'è parlato, mi permetto di continuare il discorso.
Mi è arrivato il libro dell'Arcana su gli Alunni e l'ho letto d'un fiato.
Interessante per i retroscena degli ambienti discografici degli anni da 1967 al 1982 e non è privo di gustosi aneddoti, però è quasi completamente privo di notizie sugli altri componenti del gruppo oltre i due fratelli Morelli.
Di chiaro c'è che i due storici componenti Giampaolo Borra e Giulio Lofrigio non suonarono una sola nota nei dischi per i quali venivano utilizzati turnisti del calibro di Tullio De Piscopo, Fabio Pignatelli dei Goblin e altri. Probabilmente Borra e Lofrigio imparavano i pezzi per eseguirli solo nelle serate, mentre alle registrazioni non erano presenti...pur facendo parte della formazione ufficiale e ovviamente nelle copertine dei dischi.
Sorge spontanea la domanda: ma quanti sono i gruppi i cui membri ufficiali suonano nei dischi? I Beach Boys sono un altro celebre caso i cui i dischi erano realizzati dal solo Brian Wilson con altri strumentisti...e, tanto per tornate in tema, i Pooh?
La batteria nei dischi è sempre stata suonata da Stefano D'Orazio?
Credo di si, perché il drumming con quei caratteristici "stoppetti" è molto riconoscibile.

Anonimo ha detto...

Veramente strabiliante !!! Nel solo nucleo dei Pooh sono transitati dieci musicisti (dei quali tre, Negrini, Gillot e D’Orazio, sono deceduti). Ma agiografie più o meno attendibili fanno risalire questa band addirittura al 1963, allorché i suoi primi componenti si dettero il nome “The Jaguars”. In questo primissimo nucleo transitarono ragazzi beat che a tutto aspiravano fuorché a fare i musicisti di professione. A fronte di nomi come quelli di Valerio Negrini e Mauro Bertoli (che ai più risultano noti) ve ne sono altri come quelli di Vittorio Costa o Giancarlo Cantelli, che suonano pressoché sconosciuti. Come tale Orlando Piccinelli (1943-2017), che agli arpeggi di chitarra preferì una solida carriera di bancario. Oppure come quello di Bruno Barraco, accordatore di pianoforti, e quello di Graziano Giacomoni (antecessore di Guilbert “Bob” Gillot, primo organista dei Pooh), l’unico diplomato in pianoforte che proseguì nel mestiere della musica, entrambi deceduti a cavallo tra novembre e dicembre 2020. Insomma, se parlando di un album come “Un po’ del nostro tempo migliore” si ottengono 157 commenti; se recandomi ai Magazzini Feltrinelli sugli scaffali fa sfoggio di sé l’ennesima antologia dei Pooh con tanto di logo rosso su sfondo bianco (che neppure la croce rossa se lo può permettere); se Roby Facchinetti esordisce con il suo primo romanzo dal titolo “Katy per sempre” e una sua antologia discografica; se tutto ciò conforta la tesi che «i Pooh non moriranno mai», cominciò a crederci anch’io… e se - come asserisce qualcuno - i Pooh sono l’equivalente italiano dei Beatles, ovvero gli «scarafaggi», cominciò a sudare freddo, perché gli scarafaggi sono difficili da debellare …!

MarioCX ha detto...

Ah! Bob Gillot e' morto?
E cosa ha fatto nella vita?
Ci sono Pooh misteriosi... Come Mario Goretti..
Mah!

Anonimo ha detto...

A mio avviso un disco pomposo e noioso , mai piaciuto

Michele D'Alvano

Anonimo ha detto...

Ben suonato ma non entusiasmante

Anche Forse ancora poesia sempre del 1975 non mi ha mai convinto

Michele D'Alvano

ugo ha detto...

be è chiaro che verso i POOH michele ha una specie di alleergia ma non dimentichiamo che in giappone patria del buon gusto del prog italiano i POOH sono venerati perlomeno per i loro due dischi sinfonici poi sul resto accetto critiche ma su questi due dischi mi spiace ma non mi trovo affatto d'accordo

Filippo ha detto...

Ottima band che quando si è avvicinata al prog ha prodotto cose egregie.
Annovero i Pooh come una delle top band anche nel mondo prog.

ugo ha detto...

certo filippo se solo i pooh avessero dato più spazio alla musica come hanno fatto in questo disco e parsifal e meno ai testi romantici ne avrebbero guadagnato in credibilità!
infatti ogni tanto mi capita di scrivere a roby facchinetti sulla sua pagina di FB e in più di un occasione gli ho fatto notare che i pooh non hanno mai inciso un album completamente strumentale un grave errore vista la capacità dei singoli componneti la band! un vero peccato perchè li avrebbero potuto dimostrare ancora di piu le loro immense qualità di musicisti un saluto ugo

Filippo ha detto...

concordo Ugo, ma questo peccato puoi trovarlo in quasi tutte le band. Guarda i New Trolls negli anni 80, le Orme, la stessa Pfm.... tutte si sono commercializzate in maniera spudorata. Pensa ai NT versione BeeGees...
Tornando ai Pooh, ricordo che una decina d'anni fa hanno sfornato un disco eccelso, Dove comincia il sole, che oltre alla title track ha un pezzo epico come L'Aquila e il Falco, assolutamente sublime! Ovviamente in rotazione perenne nella mia webradio

ugo ha detto...

si concordo dove comincia il sole è un bellissimo disco un mezzo capolavoro e si nota un certo ritorno al pop prog sinfonico specie nel pezzo omonimo diviso in lato a e lato b strumentale tra l'altro i pooh erano orfani di stefano che l'anno prima nel 2009 decise di lasciare il gruppo
però è stato solo il canto del cigno visto che rappresenta il loro ultimo disco in studio ripeto un peccato che non abbiano mai inciso un disco completamente strumentale vista la qualità eccelsa dei 4 personaggi
ad ogni modo io PARSIFAL UN PO DEL NS... e in parte pure POOHLOVER li accosto ai grandi dischi prog degli anni 70 senza peccare di presunzione

ugo ha detto...

credo che 1966 assieme al pezzo del 76 padre del fuoco del tuono e del nulla siano i due pezzi più prog dei POOH escludendo le due suites ovviamente

Unknown ha detto...

I Pooh,hanno abbandonato il pop sinfonico non solo per uscire dalla prod.Lucarello,ma anche proprio sul piano tecnico del concerto live.In quegli anni anche se avevano una buona strumentazione ,amplificazioni,i costi di un supporto orchestrale erano alti,campionature e supporti tecnici odierni non c'erano ancora,quinti sul piano esecutivo alcuni pezzi,sinfonici ,nei concerti rimanevano un po' "stilizzati,magari rinvigoriti da tensioni tonali e cariche rock,ma l'atmosfera degli album ,stucchevole,e ridondante non veniva proprio, ricordo in alcuni concerti di quegli anni alcuni brani dal vivo riuscivano a malapena ad evitare di essere noiosetti...