Ping Pong: Ping Pong (1973)

ping pong celso valliAlan Taylor (Halifax 1947, Bologna 2011) è stato un bassista italo-inglese la cui passione per la musica iniziò sin dai tempi della scuola.

Successivamente, la sua vocazione prese una piega professionale quando entrò in un gruppo di Lincoln chiamato “The Casuals” con cui incise ben sette albums ed ebbe una grossa hit nel 1968 chiamata “Jesamine”, divenuta molto popolare in tutto il mondo.

Arrivati a Milano nella metà degli anni ’60 per una serie di concerti al Paip’s di Corso Europa, i Casuals vennero notati da Gino Paoli che non solo li volle come backing band, ma intercesse presso la Rai per farli partecipare al Festival di Sanremo: cosa che accade con il brano di PanzeriAlla fine della strada”.

Esaurita l’esperienza con Paoli nel 1969, Taylor decise di stabilirsi definitivamente in Italia e in particolare a Bologna dove nel 1971 formò i Ping Pong grazie all’incontro col chitarrista Mauro Falzoni, il tastierista Celso Valli, il sassofonista Paride Sforza, e il batterista Vittorio Volpe.
Scritturata dalla Emiliana Records la band pubblicò nello stesso anno e con l’ausilio del fiatista inglese Alan King il suo primo 33 giri “About Time” che pur non ottenendo riscontro commerciale, ben rivelò le notevoli doti tecniche e compositive del quintetto che a questo punto, si dedicò all'attività dal vivo.

Notati questa volta dal produttore Alberto Carisch, già co-fondatore della RiFi e patron della Carisch e della MRC (in cui mossero rispettivamente i primi passi Pepppino di Capri e Caterina Caselli), i Ping Pong vennero poi scritturati nel 1972 per la sua nuova etichetta, la Spark, che tra l’altro sembrava offrire maggiori garanzie della precedente avvalendosi della distribuzione della solidissima Dischi Ricordi.

ping pong caro giudaArriva così nel 1972 il secondo lavoro eponimo a trentatrè giri “Ping Pong” in cui però, sin dalle prime note, si evince che nel prezzo da pagare al colosso discografico milanese, venne inclusa anche una parziale melodizzazione del sound originale.
Inoltre, un’ulteriore spinta verso un sound più riconoscibile venne fornita dal nuovo vocalist Giorgio Bertolani che da qusto momento in poi, connoterà uniformemente tutte le parti cantate.

Se quindi “About Time” poteva considerarsi un album meno levigato e più spontaneo, in “Ping Pong” emerse in maniera più che lampante una maggiore accuratezza, tangibile soprattutto nei tre brani melodici: “Il miracolo” che frutterà al gruppo un'apparizione televisiva nel 1975 nel programma “Adesso Musica” presentato dalla coppia Brosio e Fuscagni, “Caro Giuda” , cover di “A time for winning” dei Blue Mink e tradotta in Italiano da quel Roberto Vecchioni che di lì a poco avrebbe fatto il botto con la sua “Luci a San Siro” e infine “Cresciuta in un paese”, arricchita da parti orchestrali nel tipico stile della musica leggera di quel periodo.

Tuttavia, pur se l’inserimento di brani molto “di presa” potrebbe sembrare al primo ascolto un elemento banalizzante, i restanti cinque brani dell’Ellepì si distinsero invece per grinta e classe fugando ogni dubbio sulla potenziale massificazione dei musicisti.
Ad esempio, la lunga “Suite in quattro tempi(10 minuti circa) è un pezzo molto stratificato che pur se non direttamente associabile al rock progressivo, propone intarsi stilistici estremamente raffinati e nondimeno un linguaggio articolato e misto che associa con nonchalance momenti jazz, acustici, lirici e meditativi per chiudersi addirittura con un siparietto finale anticipato da un lungo assolo di batteria.

celso valli ping pongNe “Il castello ” emerge poi nientemeno una vena hard rock che compenetrata successivamente da un sound squisitamente jazz, lascia davvero stupiti per tanto coraggio stilistico.
Emergono poi momenti acustici di stampo post-freak in “Viene verso di me(sempre e al solito spezzati da incursioni jazz e persino da musica concreta) e “prog-free” come nel caso di “Plastica e petrolio” dove il cantante da sfoggio di una naturale poliedricità vocale.

In sostanza: in “Ping Pongci si trova proprio di tutto ma mai in maniera dispersiva: il sound del gruppo resta univoco malgrado l’ampia miscellanea di stili.
Ciò di cui si sente la mancanza è semmai una sorta di kernel percettivo, un “qualcosa” di univoco che al di là della solidità del groove, riconduca tutti i brani a una sola intenzionalità: fattore normalmente necessario per rendersi immediatamente riconoscibili e soprattutto per vendere dischi, cosa che in questo caso non accadde.
Le successive carriere dei musicisti ribadirono però che le loro indubbie capacità avrebbero dovuto presto sganciarsi dai limiti di un marchio di fabbrica per evolvere le singole capacità. E così accadde.

23 commenti :

aliante ha detto...

John, mi piaci quando citi le apparizioni televisive dei vari gruppi...sei grande!

L'album non l'ho mai ascoltato, lo conosco solo di nome,ma mi intriga la presenza di Celso Valli.

Anonimo ha detto...

centrerà solo in modo marginale con il progressive rock, ma i 16 minuti di Hills of Katmandu dei Tantra di Celso Valli sono uno dei capolavori assoluti della disco più underground, e ascoltandolo le influenze del rock progressivo si sentono eccome. Prog Disco?

http://www.youtube.com/watch?v=YPUdZRsPwG4&feature=list_related&playnext=1&list=AL94UKMTqg-9AC0V81dkPhJCB_-V2FAUdM

francesco

MarioCX ha detto...

Scusa JJ, non riesco a trovare un tuo contatto email, per cui scrivo qua poi se lo ritieni cancella pure.
Conosci questo disco che discogs identifica come "prog rock"?:
https://www.discogs.com/it/Paride-E-Gli-Stereo-4-Naufrago-In-Città/master/568297

Ciao

ugo ha detto...

mario non è mia intenzione sostituirmi a john ci mancherebbe tuttavia posso dirti che nella ristampa in cd che possiedo dei SECONDA GENESI"TUTTO DEVE FINIRE" mai titolo più attuale ahimè! oltre al disco stesso è compreso pure il disco dei PARIDE E GLI STEREO 4 il cd è una ristampa della AKARMA lo fecero pure in vinile ma credo sia difficile da trovare ciao ugo

forse i PARIDE erano un embrione del gruppo dei SECONDA GENESI a questo proposito fai entrare JOHN in scena

ugo ha detto...

mario vatti a leggere la scheda dei SECONDA GENESI li parla proprio di PARIDE DE CARLI che prima dei seconda genesi militava in questi stereo 4 che erano un ensemble di 5 elementi........ciao ugo

MarioCX ha detto...

Ciao Ugo, grazie mille per l'indicazione!
Buon Primo Maggio.

ugo ha detto...

buon primo maggio a tutti

JJ John ha detto...

Su Paride De Carli ha già detto tutto Ugo e comunque si, gli Stereo 4 furono insieme a Rokketti, Mhanas e Peppermint Group tra gli embtrioni dei Seconda Genesi. L'unico esemplare che ho visto personalmente, presenta la classica copertina "schizzata" della Picci, ma fotografata. Non "dal vero" come quelle dei SG.

OT: ho visto qui
https://www.youtube.com/watch?v=zogQc9Rmg_A
una versione di Gioco di Bimba della Michielin. Anno 2016 credo.
Voi cosa ne pensate. A me ha "fatto strano" nel senso che sono sempre contento quando un contemporaneo ripropone un pezzo prog, ma come esecuzione, feeling e convinzione proprio non ci siamo. Siete d'accordo?
Buon I maggio a tutti!

PS: la mia mail è nel mio profilo

ugo ha detto...

ciao j j un abbraccione forte e buon primo maggio a te e a marina che ricordo sempre con tanto affetto siete davvero DUE BELLE PERSONE come recitava la canzone di FACCHINETTI nel suo disco solista del 84 buon primo maggio e buon appetito visto che oltre ad essere un mostro di bravura sul PROG ITALIANO lo sei pure in cucina ma molti non lo sanno io invece che ho avuto la fortuna di conoscerti lo so benissimo ciao and go with prog!

MarioCX ha detto...

Ciao J.J. e ugo che invidio perché ti conosce, ma non è escluso che dopo questo periodaccio ci si possa incontrare.
Anzi, cerchiamo di vederci una volta perché purtroppo non si vive per sempre ed è un peccato rinunciare alle conoscenze...perché la vita, per dirla con un vecchio album di Sergio Endrigo, è l'arte dell'incontro.

Si, sono d'accordo con te JJ, trovo l'interpretazione o meglio la versione della Michelin (un'artista che non conoscevo) un po' caracollante.
Per essere calligrafica non lo è abbastanza, per essere una rivisitazione attraverso una diversa sensibilità artistica...non mi pare lo sia.

Si parlava degli Alunni Del Sole qualche tempo fa...bene, io invece vorrei sapere che ne pensate di questa intrigante cover in salsa powerpop-lesbo di "Liù".
Io l'adoro:
https://www.youtube.com/watch?v=fJYD2rWVZcw

ugo ha detto...

allora la versioen di LIU di CLAUDIA MEGRè è molto elettrica e mi piace parecchio diciamo che colpisce mentre quella della MICHIELIN parte moscia ma già verso la metà si ripiglia e poi nel finale si elettrizza per cui io darei un bel 8 a LIU e un 6.5 a gioco di bimba
ciao mario si a john lo andai a trovare nel 2016 poichè mi trovai in lombardia precisamente vicino brescia dove ho uno zio che mi ospitò lui abita a pochi km dal lago di garda e io e lui lo andammo a trovare era una domenica di settembre qualche giorno o forse addirittura il giorno del compleanno di john che mi sembra cade il 13 essendo lui della vergine e ci preparò un pranzo DOC MILANESE mente io che sono campano gli portai le mozzarelle molto gradite
pensa mario come sarebbe bello ma direi pure complicatissimo anche dopo la fine del virus che ci raggruppassimo almeno una decina di seguaci lettori e ci incontrassimo tutti in un ristorante a mangiare e chiacchierare assieme ovviamente io sono un fottuto romantico visionario ma non ci posso fare nulla ah ho alcune foto con john e mio zio che conservo gelosamente e restano un ricordo bellissimo che mi porterò fini alla fine dei miei gironi visto che di questa ns. vita non restano altro che i ricordi belli o brutti che siano e buon primo maggio ugo

MarioCX ha detto...

Ciao Ugo,

why not?
Per me si può fare, dormo una notte fuori che mi riprendo un po' da sta clausura...e poi i dintorni del Garda sono bellissimi!

Vediamo cosa dice JJ della cover di Liù…

Ciao
Mario

J.J. JOHN ha detto...

Beh, insomma, grazie davvero per le belle parole e, naturalmente, anche un abbraccio grande da parte di Marina.
Io non credo che sarebbe così complicato vederci, anzi, forse basterebbe soltanto volerlo... Direi di far passare 'sta tempesta, poi passiamo all'azione. Si può fare.

Nella versione di Liù della Megrè, ahimé, vorrei trovarci qualcosa ma proprio non mi riesce. O semplicemente è vero che, come dico spesso, certi pezzi adrebbero toccati solo da geni.

MarioCX ha detto...

...epperò è bella tosta!
Basta solo volerlo?
Allora si farà. Prendiamola per ottobre...covid permettendo.

ugo ha detto...

ciao mario ma guarda che vicino al garda ci abita mio zio io invece vivo al sud vicino salerno per la precisione ciao ugo

MarioCX ha detto...

Ah! Perbacco, allora le cose si complicano...

JJ ha detto...

MarioCX scusa tu abiti dalle parti di...

MarioCX ha detto...

Savona città.

Anonimo ha detto...

Ab be... siamo a due passi... JJ

MarioCX ha detto...

Un week-end sul Garda me lo faccio volentieri.
Inizia a pensare al ristorante, io e mia moglie siamo due buone forchette.

Anonimo ha detto...

da Italianprog di Augusto Croce :

"Il secondo album Ping Pong, generalmente considerato del 1973, data del primo dei due 45 giri che ne sono stati tratti, è in realtà uscito all'inizio del 1974. Lo dimostra la data sull'etichetta e quella stampigliata sul vinile (7/1/74)."

Michele D'Alvano

Anonimo ha detto...

Disco carino .

Brani discreti e insoliti come Il castello, Plastica e Petrolio, Suite in 4 tempi e Viene verso di me si alternano ad altri pezzi assolutamente prescindibili e stucchevoli

Michele D'Alvano

Anonimo ha detto...

Sicuramente questo è il loro lavoro migliore .

Michele D'Alvano