Nuova Idea: In the beginning (1971)

nuova idea in the beginning 1971NEI COMMENTS INTERVIENE SIMPATICAMENTE MARCO ZOCCHEDDU, STORICO CHITARRISTA DEI NUOVA IDEA. GRAZIE MARCO!



Il quintetto della “Nuova Idea” ha origini nella Genova beat degli anni ‘60 quando Enrico Casagni e Paolo Siani facevano parte prima nel gruppo dei Plep con Paolo Martinelli e Luciano Biasato e poi nei J. Plep con cui pubblicarono un singolo nel 1969 col nuovo cantante Giorgio Usai.

L’anno successivo, sostituiti Martinelli e Biasato con i chitarristi Marco Zoccheddu e Claudio Ghiglino la formazione prese la sua forma definitiva cambiando il nome in Nuova Idea e dando vita una fitta serie di concerti in cui sviluppò uno stile totalmente innovativo per l’Italia dei primi anni ’70, ben riscontrabile sin già dal loro primo singolo del 1970 “Pitea, un uomo contro l’infinito”, prodotto dalla discografica Oregon.

Il successo poi arrivò in fretta: nel 1971 la band partecipa al Festival di Viareggio e stravince con un brano di venti minuti, “Come come come(il cui testo era ispirato al Macbeth di William Shakespeare) che non solo viene inserito in una compilation della Ariston, ma fu scelto come sigla iniziale del popolare programma televisivo “A come Agricoltura”.
Da lì all’album il passo era breve e infatti la stessa Ariston convocò immediatamente il quintetto in sala d’incisione per incidere il primo LP che fu pubblicato col titolo di “In the beginning”.

Il disco conteneva cinque brani di cui la sola “Come come come” occupava un’intera facciata, relegando gli altri quattro sul lato cadetto.

nuova idea marco zoccheddu paoli sianiPur non brillando per omogeneità e avendo molti punti debitori ad altre formazioni contemporanee quali i New Trolls (es: nel brano “Realtà”), l’album riscosse un interesse notevole sia da parte della critica che da parte del pubblico che, nel frattempo, si era sempre più affezionato alle straordinarie esibizioni live del quintetto genovese.

Fatta questa premessa, non ci vuole molto per capire che l’Ellepì fosse strutturalmente diviso in due parti ben distinte, laddove il lato A era completamente occupato da una torrenziale suite hard-psichedelica e quello B da brani più brevi e convenzionali.
Tuttavia, malgrado questa evidente dicotomia nella quale alcuni critici hanno rilevato una certa immaturità artistica, il groove generale del disco era davvero notevole sia per la straordinaria energia che profondeva, sia per il linguaggio utilizzato.
Come come come” ad esempio, non era solo un brano hard cantato interamente in italiano (cosa assolutamente innovativa per l’epoca se facciamo eccezione per la Formula Tre e per i Trip l’anno precedente), ma straordinariamente ben costruito e timbricamente variegato con tanto di assolo di batteria nella parte finale.

nuova idea flyerCertamente non potevano passare inosservati dei chiari riferimenti a Hendrix, Cream, Black Sabbath o Crosby Stills Nash & Young, ma nel complesso il risultato era veramente qualcosa di mai sentito in Italia.

Inoltre, a tanta trasgressività si unì anche la grande forza conflittuale della band che non mancò di farsi conoscere e apprezzare negli ambienti underground con una sistematica attività dal vivo.

In sostanza, chi da solo due stelle su cinque a quest’album come gli amici di Progarchives, sta commettendo a mio avviso un errore di valutazione.
D’accordo che brani come “Dolce Amore” erano insopportabilmente vicini allo stile dei New Trolls ma, personalmente, l’iniezione energetica data da “Come, come, come”, vale da sola tutto il disco e si pone come parte integrante di un’annata che ha rappresentato la nascita di uno stile.

Poi c’è chi preferirà il roboante Rovescio della Medaglia, la socialdemocrazia delle Orme o i rockeggianti Osanna, ma sicuramente anche i Nuova Idea furono a pieno diritto protagonisti di un anno magico. Il Prog italiano era ormai una realtà e anche grazie a gruppi come questo, stava entrando nella sua stagione più innovativa.


NUOVA IDEA - Discografia 1971 - 1973:
1971 - IN THE BEGINNING
1972: MR. E.JONES
1973: CLOWNS

13 commenti :

Marco Zoccheddu ha detto...

fortunatament sono sempre stato fortunato con le ragazze
:-),scherzi a parte.
cmq la tua amica aveva ragione forse a quei tempi eravamo troppo acerbi e tirare fuori un album piu omogeneo sarebbe stato difficile per noi.
penso inoltre che l'interesse che il pubblico provava verso questo in the beginning era scatiuto
principalmente dalle nostre esibizioni dal vivo che, come tu giustamente dici ,funzionavzno benissimo dal vivo.
un caloroso e forte abraccio a tutti da Marco Zoccheddu

Gianni ha detto...

Ho conosciuto solo oggi questo sito e per me è stato il più bel regalo di Natale che abbia ricevuto.
Completo, onesto, passionale, politicamente corretto e soprattutto... gratuito :-)))
Me lo sto divorando pagina per pagina e ogni giorno trovo degli stimoli nuovi per continuare a leggerlo e interessarmi a questo universo progressivo che non conoscevo.
Grazie John per il tuo fantastico lavoro!

JJ John ha detto...

Grazie a te Gianni e grazie Marco.
Siete voi la benzina del mio motore.
Abbraccio. John

Giampaolo ha detto...

Weh!!!!!! Grande John buon anno!!!!!!!
Quest'album non l'ho ascoltato mentre il secondo dei Nuova Idea qualche volta e non è male.....
ciaoooooooooo!!!!

taz ha detto...

Marco per me è uno dei più bravi "interpreti" della chitarra in Italy(jazz e rock a menadito....Osage Tribe Duello Madre De Andrè e New Trolls per un certo periodo..)...L'album mi piace...lo preferisco sugli altri due propio perchè lo trovo più grezzo ma spontaneo...un lavoro del '71, direi non male per l'epoca....Sicuramente la prima parte è quella che mi convince di più..la seconda parte si sente troppo l'influenza con i cugini Trolls....Ho letto una bellissima itw di Paolo Siani(Julio Iglesias..Vanoni..Pizzi..Opus Avantra..Matia Bazar...tutti come produttore, non male per un batterista) dove racconta cose interessanti di quei periodi e dischi(la copertina di Clowns, a colori, se la sono realizzata con le loro palanche....)...grandi artisti italiani..ciao

Anonimo ha detto...

Marco,nel 71 ero un ragazzo e trovarmi a frequentare il Christies dove vissi esperienze incredibili.Tutte quelle session,mamma mia che musica esaltante.Un vero peccato che all'epoca non esistevano tutti quegli strumenti per registrare al volo.Un vero peccato capolavori perduti per sempre.I dischi non riescono a dare il senso di quello che usciva in quelle serate.Ho incontrato questo blog per caso e quando ho visto la foto dello Lp mi son venuti in mente tanti di quel tempo.Ti ricordi Ernesto Mellani? E le improvvisate di Angelino?Che risate.Mi ricordo anche a Viareggio,foste bravissimi.E la mitica LP Gibson nera,me la facesti pure provare e per me strimpellarla un pò mi diede un piacere....Marco spero di rincontrarti a Rapallo,ciao da Valerio(l'antiquario)sempre tuo ammiratore.

Unknown ha detto...

Che dire! complimenti per il sito.

Ciao, sono Emanuele e ho 28 anni, sono un appassionato del prog, per è la musica.

Solo da poco mi sto appassionando e interessando della parte italiana e devo dire che la musica italina progressive è piena di sfumature.

purtroppo non posso star dietro a tutto e mi è difficile trovare questi rari dischi. complimenti cmq per il sito e per la musica recensita qui.

una domandina: Marco ma sei sardo??

J.J. JOHN ha detto...

Grazie Sp3ctrum / Emanuele.

E' vero che il Prog italiano è un argomento molto più vasto di quanto non si creda, ma penso anche che su Classic Rock potrai fartene una buona idea.
I dischi... beh ormai sono quasi tutti su You Tube.

Non so se Marco Zoccheddu ripasserà di qui per risponderti... sai com'è, questi artisti sono sempre così impegnati...

Posso dirti io che lui è nato a Genova nel 1950 e che molto di più su di lui puoi trovalo qui:

http://www.zenazone.net/press/2009/06/03/marco-zoccheddu/

Riguardo alle sue origini sarde, beh... col cognome che porta mi sembrano più che evidenti.

A presto

JJ John

Unknown ha detto...

Ti ringrazio per la risposta e per il link... continuerò a seguire il tuo blog... c'è tanto da leggere!!

Paolo ha detto...

Anch'io come il "collega" qui sopra mi sto lentamente ma costantemente documentando grazie al gargantuesco lavoro che c'è dietro questo blog, sarò noioso e banale ma i ringraziamenti saranno sempre troppo pochi.
A proposito dei Nuova Idea scopro che erano dietro progetti musicali sotto altri nomi, uno fra questi "The Psycheground Group" che non conoscevo ed ammetto ha attirato la mia attenzione per una freschissima asta e-bay appena conclusa, non so se eravate al corrente e spero di non infrangere alcuna regola segnalando il link: http://www.ebay.it/itm/260949556077?ssPageName=STRK:MEWAX:IT&_trksid=p3984.m1423.l2649#ht_2003wt_1270

A presto,

Paolo

(in altri interventi mi son firmato Jimi, ma mi sento più a mio agio col nome vero...)

Anonimo ha detto...

In effetti pare che i Psycheground Group fossero in tutto o in parte i Nuova Idea. Hanno lasciato un solo disco per la Lupus con la copertina più brutta del mondo e oggi costosissimo. Meglio a mille volte ascoltarsi i Nuova Idea originali. JJ

ugo ha detto...

be non condivido la critica sul disco dei PSYCHEGROUND GROUP un bel rhythm'n'blues mentre di questo disco dei NUOVA IDEA salvo il lato a la bella suite COME COME COME mentre il lato b sa troppo di NEW TROLLS imitati mentre i NEW TROLLS erano tutt'altra cosa ciao ugo

Anonimo ha detto...

Lavoro discreto anche se non omogeneo

Il primo lungo brano è gradevole e coinvolgente mentre i pezzi restanti sono troppo melodici e svenevoli

Michele D'Alvano